mercoledì 4 marzo 2009

pensiero della settimana: non siamo pirla

Di Diego Del Pozzo

In realtà, mi fa abbastanza schifo commentare l'ennesimo "gioco mentale" di questo portoghese arrogante che crede di essere arrivato qui in Italia a insegnare calcio e che, invece, avrebbe tanto da imparare, dal punto di vista anzitutto tecnico-tattico, da molti suoi colleghi italiani.
Voglio, però, dire giusto una cosuccia brevissima, senza dilungarmi poi troppo su un argomento che non credo lo meriti e che, in interventi successivi, "commenterò" riportando i più interessanti articoli usciti oggi sulla stampa nazionale.
Ciò che mi preme sottolineare, dunque, è soltanto questo: abbiamo capito fin dal primo giorno che l'allenatore portoghese dell'Inter, Josè Mourinho, non è un pirla. Forse, però, è lui a non aver capito che nemmeno noi siamo pirla e che non abbiamo l'anello al naso.

4 commenti:

  1. Caro Diego,

    io non credo proprio che il Mou pensi che noi italiani abbiamo l'anello al naso. L'ho sentito parlare con molto rispetto di suoi colleghi allenatori che avevano pareggiato a San Siro giocando (e non erigendo barricate), in particolare di Allegri e di Novellino. Con Sacchi poi si è creato adiritura un buon feeling.

    Quando Mourinho fa le sue sperate non pensa alle persone competenti di calcio che in Italia ci sono e lui lo sa. Pensa al grosso dei giornalisti, poco competenti, di parte e spesso anche prezzolati. Lì lui è consapevole di essere in un meccanismo che non lascia spazio a une ricerca della verità, ma solo ad attacchi e contrattacchi.

    Il mio personale punto di vista su Mourinho l'ho postato alla URL http://febbrea90.splinder.com/post/20017648/mourinho+picaro+mediatico : possiamo non essere d'accordo e la dialettica tra persone intelligenti è sempre interessante ... ;-)

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  2. In realtà, siamo abbastanza d'accordo sul personaggio, anche se io - anche perché parto da un punto di vista meno indulgente del tuo - ho forse usato espressioni un po' forti e meno concilianti delle tue. Il problema è che, almeno secondo me, questo signore (di certo intelligente) è semplicemente un uomo dalla cultura superiore alla media dell'ambiente nel quale lavora (e non ci vuole molto) e che, quindi, mi sembra che spesso faccia - come si dice a Napoli - "il gallo sopra la munnezza"...

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  3. Ieri sera, su Sky Sport 24, Ivan Zazzaroni diceva una cosa che mi trova molto d'accordo: "Questo signore dice che è obbligato a parlare con la stampa. Ma se a lui togliamo il microfono diventa un allenatore ordinario".

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  4. Zazzaroni, quel narciso con la zazzera? Diffida di lui, Diego: quanto a narcisimo non è da meno di Mourinho...

    Zazzaroni ha ragione sul fatto che Mourinho ha bisogno della stampa, ma non capisce che proprio per questo il Mou non deve ammetterlo, per non soccombere. "Le relazioni pericolose", bel libro settecentesco sulla seduzione, evidenzia come il seduttore, se vuole condurre il gioco, innanzitutto deve far finta di niente, fingere di non essere per nulla interessato alla sua vittima.

    E non dimentichiamoci, Diego, che nell'agone scelto da Mourinho i giornalisti sono tutt'altro che verginelle, tutt'altro che vittime. Hanno un potere notevole, che usano volentieri per distruggere carriere, per buttare nella polvere gli idoli che hanno loro stessi creato. E' un gioco crudele quello che avvince e contrappone allenatori e giornalisti.

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