Le 347 squadre della Division I del basket Ncaa - scrive Stefano Olivari - "[...] sono divise in 32 conference, in cui criteri geografici si mescolano a tradizione e considerazioni finanziarie: questo è stato senza dubbio l'anno della Big East (tre teste di serie su quattro nel torneo: La Louisville di Pitino, Pittsburgh e Connecticut), ma al top del prestigio sono ACC (da dove viene la quarta teoricissima partecipante alle Final Four di Detroit, cioè North Carolina), Big Ten, Big 12, Pac Ten, Southeastern. Per farla breve: 31 conference (tutte tranne la Great West) qualificano la vincitrice del torneo di conference (o della regular season, come nel caso, unico, della Ivy League) al torneo NCAA, mentre gli altri 34 posti per arrivare a 65 vengono assegnati da un commissione che lavora per mesi ma che formalmente si riunisce e delibera la domenica prima del torneo, la selection Sunday, basandosi su criteri oggettivi (scontri diretti fra squadre di conference diverse, record assoluto), altri più vaghi, ed uno che secondo noi sta a metà strada. Parliamo del famoso RPI, il Rating Percentage Index: una formula che sembra complicatissima ma che in realtà non lo è, che tiene conto della percentuale di vittorie, della percentuale di vittorie dell'avversario e della percentuale di vittorie degli avversari incontrati dall'avversario. Un buon modo di dare oggettività ai record, che comunque non debella del tutto quelli costruiti a tavolino in stile boxe. In genere le sei conference prima citate hanno altre tre o quattro 'chiamate' ciascuna oltre alla qualificata di diritto, ma non c'è una regola fissa. Alla fine la commissione arriva alle 65, creando inevitabilmente scontenti: il sistema è lontano dalla perfezione, ma in un territorio così vasto e con valori sportivi così diversi è un male necessario [...]".
L'analisi di Olivari prosegue con le altre tre zone del tabellone. "L'East Regional ha due fra le squadre di college più seguite in Italia, UCLA e Duke, ma anche molto altro. Favorita ovviamente Pittsburgh, che ha tre giocatori copertina: il completissimo costruttore di gioco Levance Fields, l'ala piccola Sam Young e il supercentro DeJuan Blair, per quello che abbiamo visto con meno punti deboli dell'altro intimidatore della Big East, il tanzaniano Hasheem Thabeet (Connecticut). Poco fisica la numero due Duke: Kyle Singler sembra un po' in calando, Jon Scheyer è in formissima come tiro e come tutto, Gerald Henderson (figlio del Gerald Henderson di due anelli con i Celtics anni Ottanta) è migliorato come personalità. Piace molto Villanova, ma senza creatività puntiamo su Pittsburgh. Nel South Regional potrebbe non vincere la numero uno, cioè la North Carolina di un Tyler Hansbrough al quale ormai in tanti hanno preso le misure e dell'elegante Wayne Ellington. Ty Lawson non sta bene, se al suo posto il gioco lo dovesse far nascere Bobby Frasor punteremmo fin da adesso soldi sulla Oklahoma del videogioco Blake Griffin, una specie di Charles Barkley (ma senza tiro dalla media) con agilità da Dwyane Wade (ma quindici centimetri più alto) e aggressività da... Griffin. Prossima prima scelta assoluta al draft, Griffin potrà essere tenuto fuori dalle Final Four solo da una NC al massimo o dall'eroica Syracuse che fra la commovente 2-3 di Boeheim e la personalità di Jonny Flynn potrebbe fare il colpo [...]. Il West è il Regional di Connecticut, che fra le numero uno del ranking è quella con il cammino più facile verso Detroit: se non si fosse fatto male Jerome Dyson sulla squadra di Calhoun avremmo messo la casa, ma con quello che hanno sotto canestro (oltre a Thabeet anche Jeff Adrien) e con la vena di A.J. Price non dovrebbero temere nemmeno la Memphis di Calipari e di Tyreke Evans. Concludendo, le nostre Final Four? Connecticut-Kansas e Oklahoma-Pittsburgh. Campione NCAA Pittsburgh. Rimanete collegati: non a noi che siamo dei parolai, ma a Espn America ed al sito CBS".
Le prime partite sono state bellissime. Grande il servizio di streaming della Cbs!
RispondiEliminaBel pezzo!
RispondiEliminal'ho segnalato tramite Facebook ad un amico che fa (anche) l'allenatore di basket.
go tar heels, go!
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