martedì 1 dicembre 2009

panoramica sul week-end internazionale

Di Diego Del Pozzo

L'intenso week-end calcistico internazionale che ci siamo lasciati alle spalle ha offerto parecchi spunti di un certo interesse. Così, mentre arriva l'ufficialità della conquista del Pallone d'Oro 2009 da parte di Leo Messi (qui sotto), eccone qualcuno in ordine sparso. 1) In Brasile sta per consumarsi un evento storico e attesissimo da milioni di tifosi: il ritorno al titolo di campione nazionale da parte del Flamengo, dopo ben diciassette anni di astinenza. La vittoria contro il Corinthians di Ronaldo (infortunatosi) durante la penultima giornata pone, infatti, i rubro-negros di Rio de Janeiro in una posizione di grande vantaggio sulle tre rivali dirette Internacional di Porto Alegre, Palmeiras e San Paolo. Quest'ultima squadra, in particolare, è stata scavalcata al vertice della classifica dopo la pesante sconfitta (4-2) contro il Goiàs. Nell'ultima giornata, domenica, il Flamengo giocherà contro il Gremio, che ha già fatto sapere di non voler ostacolare in nessun modo i rossoneri per evitare di avvantaggiare, eventualmente, gli acerrimi rivali cittadini dell'Internacional. Naturalmente, va sottolineato adeguatamente come, per la probabile vittoria in campionato del Flamengo, sia stata assolutamente decisiva l'ottima stagione dell'ex interista Adriano - peraltro infortunato, a causa di un misterioso incidente domestico - che guida la classifica dei cannonieri con i suoi 19 gol realizzati (qui sotto, l'omaggio della torcida carioca). Grandi meriti anche per l'allenatore esordiente Andrade (flamenguista doc) e il suo pragmatismo. Sì, si tratta proprio del "mitico" centrocampista visto anni fa anche in Italia con la maglia della Roma...
2) Restando ancora in Sudamerica, poi, va sottolineata la clamorosa sconfitta casalinga della capolista Banfield nel campionato argentino. La squadra di Juan Falcioni, che sta inseguendo il primo titolo della sua storia, vede interrompersi una striscia di quindici partite senza sconfitte, perdendo contro un Racing Avellaneda completamente rigenerato dopo l'arrivo in panchina di Claudio Vivas. Così, adesso in testa alla classifica è salito il Newell's Old Boys allenato da Nestor Sensini (36 punti contro i 35 dei rivali), dopo la vittoria, a Santa Fe, sul Colòn, teoricamente a sua volta ancora in corsa per la vittoria finale: a decidere il match è stata una rete del ventiduenne uruguayano Joaquín Boghossian, tra le poche novità interessanti di questo campionato di Apertura.
3) In Europa, invece, il fine settimana è ruotato attorno alla partitissima della Liga tra Barcellona e Real Madrid, con i blaugrana che hanno fatto valere il fattore campo imponendosi per 1-0 e scavalcando i blancos madrileni in testa alla classifica: gara decisa da un lampo di Zlatan Ibrahimovic (qui sopra, esultante dopo il gol), ma anche dalla consueta sagacia tattica di Pep Guardiola e, soprattutto, dalle chiusure difensive di un immenso "Charly" Puyol, capitano nell'animo prim'ancora che sul campo. Meravigliosa, come al solito, l'atmosfera sugli spalti. E meno peggio di quanto si potesse pensare il Real Madrid allenato da un sempre più contestato Pellegrini: sullo 0-0, addirittura, le merengues avrebbero potuto far loro la gara, anche se nella mezz'ora finale, con i catalani ridotti in dieci per l'espulsione di Sergi Busquets, gli uomini di Guardiola hanno irretito gli avversari e offerto il consueto inimitabile spettacolo.
4) In Premier League, il Chelsea di Carlo Ancelotti fornisce l'ennesima prova di solidità e maturità, annientando a domicilio l'ancora immaturo Arsenal di "mastro" Wenger: secco 0-3 e Ashburton Grove violato senza troppe difficoltà (qui sopra, la gioia dei giocatori al fischio finale). E, con questo successo, il Chelsea porta a casa il quarto scontro diretto contro le presunte rivali per il titolo - già battuti Manchester United, Liverpool e Tottenham - e totalizza, in queste gare, ben nove gol all'attivo e zero al passivo. Insomma, se Carletto continua così, in Inghilterra non ce ne sarà per nessuno, essendo riuscito a dotare una squadra già solidissima di per sé - mentalmente e tecnicamente - pure di un gioco piacevole, veloce e, a tratti, persino spettacolare (miglior attacco della Lega, alla pari con l'Arsenal; e ovviamente anche miglior difesa). Per quanto riguarda i Gunners, escono certamente ridimensionati - per l'ennesima volta... - da questo confronto diretto, anche se avrei voluto vedere la gara col purtroppo infortunato Robin Van Persie schierato centravanti al posto di un Eduardo assolutamente azzerato dalla straripante fisicità dei centrali difensivi John Terry e Ricardo Carvalho.
5) Solide certezze offrono, infine, anche la Ligue 1 francese e la Bundesliga tedesca. Dalla Francia, innanzitutto, arriva la conferma di come, attualmente, il Bordeaux sia la squadra transalpina più forte e probabilmente anche meglio allenata (dall'ottimo Laurent Blanc): dopo il dominio del girone di Champions League, infatti, i Girondini si riprendono pure la testa del campionato andando a vincere 3-0 sul campo del Nancy, nonostante l'assenza per infortunio del loro uomo-guida Gourcuff. In Germania, invece, il Bayer Leverkusen scatta in una mini-fuga, lasciandosi a tre punti il Werder Brema e a cinque lo Schalke 04 allenato da Felix Magath. La capolista di Jupp Heynckes distrugge uno Stoccarda sempre più in difficoltà: 4-0, con rete del giovane svizzero Eren Derdiyok e, soprattutto, tripletta del capocannoniere Stephan Kiessling (giunto a quota 12: nella foto qui sopra). Quando mancano tre partite alla pausa invernale, intanto, si risveglia il Bayern Monaco, che passa con tre gol sul campo di un Hannover, però, ancora sotto shock dopo il suicidio del portiere Robert Enke.

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