giovedì 3 dicembre 2009

copa sudamericana 2009: la liga nella leggenda

Di Diego Del Pozzo

Adesso la Liga è davvero nella leggenda. Sì, perché stanotte è riuscita a completare uno storico tris, conquistando la Copa Sudamericana 2009, dopo la Libertadores dello scorso anno e la Recopa di luglio: nel giro di appena un anno e mezzo, dunque, ha saputo vincere tutti e tre i tornei internazionali del calcio sudamericano.
E, ancora una volta, la LDU (qui sopra, nella foto) ha trionfato in quello che è uno dei templi del calcio mondiale, il Maracanà di Rio de Janeiro, dove i padroni di casa del Fluminense - gli stessi avversari della finale di Libertadores 2008 - non sono riusciti a rovesciare il 5-1 passivo dell'andata, nonostante una gara generosissima e piena zeppa di occasioni da gol. I brasiliani, infatti, si sono fermati al punteggio di 3-0, quindi a una sola segnatura dai tempi supplementari - il regolamento della finale non considerava doppi i gol siglati in trasferta - e a due da una vittoria in rimonta che avrebbe avuto pochissimi precedenti nell'intera storia del calcio.
Il Tricolor, sospinto dal ribollente entusiasmo dei 70.000 spettatori del Maracanà, spingeva sul pedale dell'acceleratore fin dalle battute iniziali, favorito dallo schieramento offensivo predisposto dall'allenatore Cuca, che decideva di schierare la sua squadra con un tridente d'attacco. Conseguenza diretta e quasi logica di tutto ciò era, dunque, il vantaggio carioca, che giungeva al quarto d'ora grazie a un tiro di Diguinho (nella foto qui sopra) - onnipresente in mezzo al campo e nettamente il migliore tra i ventidue - deviato da un difensore alle spalle del proprio portiere Dominguez. Dopo pochi minuti, inoltre, la Liga Deportiva Universitaria restava in dieci uomini, a causa di un'espulsione, forse esagerata, dell'esperto Ulises De La Cruz. Così, il Fluminense, avanti di un gol e di un uomo, continuava a schiacciare gli ecuadoriani nella propria area di rigore, siglando il raddoppio con Fred due minuti prima del riposo (nella foto qui sotto), la terza rete col difensore Gum nel secondo tempo, colpendo inoltre un palo e costringendo l'estremo difensore avversario ad almeno tre parate determinanti: alla fine, i tiri totali saranno 20 a 6 per i brasiliani.
Tra le fila del Flu s'è distinto, come detto, l'ottimo centrocampista Diguinho, autentico moto perpetuo, infaticabile recuperatore di un'infinità di palloni, ma anche punto di riferimento centrale per i compagni e cervello della manovra della sua squadra: insomma, una sorta di incrocio riuscito tra Gattuso e Pizarro, per capirci... Nella LDU, invece, merita una menzione il centravanti argentino Claudio Bieler, autore di un enorme lavoro solitario, faticosissimo, nella metà campo avversaria e di autentiche battaglie, nel finale, contro i difensori avversari. Bieler, tra l'altro, ha vinto la classifica cannonieri del torneo, grazie alle otto reti segnate.
Nei concitati minuti finali, il Fluminense restava in dieci per l'espulsione ingenua di Fred e la Liga addirittura in nove dopo quella di Campos. Ma, nonostante il forcing finale spentosi soltanto al novantaseiesimo minuto, gli ecuadoriani allenati dal profe uruguayano Jorge Fossati riuscivano a resistere e a conquistare una coppa che li fa entrare, di diritto, nella storia del grande calcio sudamericano (nella foto sopra, la gioia dei calciatori al momento della premiazione).

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