mercoledì 2 dicembre 2009

allucinante! il "guerin sportivo" diventa mensile!

Di Diego Del Pozzo

Le voci sinistre che erano nell'aria già da un po' di tempo hanno trovato conferma questa settimana, quando il direttore responsabile Matteo Marani ha annunciato, nel suo consueto editoriale di apertura del giornale, la notizia che tanti appassionati di calcio temevano: dal prossimo numero, il glorioso Guerin Sportivo - cioè il più antico settimanale sportivo del mondo - diventa mensile!
Al di là delle infiocchettature con le quali Marani prova a rendere meno amara la notizia, appare evidente come la scelta della proprietà si inserisca nell'inquietante scia che, da qualche mese a questa parte, stanno seguendo tutte le principali aziende editoriali del nostro Paese: approfittando della crisi economica, infatti, procedono a tagli indiscriminati e riduzione delle risorse a disposizione delle varie redazioni giornalistiche, rendendo sempre più arduo il corretto esercizio di una professione che, in particolar modo in Italia, sembra sempre più mal sopportata. D'altra parte, chi se ne frega della libertà di stampa e della pluralità delle opinioni?
Nel caso del Guerin Sportivo (qui sopra, la copertina dell'ultimo numero settimanale, attualmente in edicola), l'incongruenza della decisione della proprietà risalta in maniera ancora più lampante, se si considera l'aumento del 16 per cento - ufficialmente certificato dai dati Audipress - nelle copie vendute durante il 2009. Mi sembra evidente, dunque, che in questo caso, ancora più che in altri, la crisi economica sia soltanto un pretesto per tagliare posti di lavoro e ridurre la qualità del prodotto.
E, infatti, nello sfogliare il giornale, non prima di aver riletto ben tre volte l'editoriale di Marani (ma vado capito: compro il Guerino tutte le settimane da giugno 1982, quando avevo 10 anni...), trovo a pagina 22 la conferma ai miei timori. La trovo all'interno dello stringato comunicato sindacale firmato dal fiduciario di redazione Pier Paolo Cioni. Riporto integralmente questo illuminante comunicato, per far capire meglio ai lettori le logiche alle quali risponde attualmente il mercato editoriale italiano: "Con l'attuale mese di novembre e dopo quasi 98 anni, il Guerin Sportivo smette di essere settimanale. Da dicembre, per volontà dell'attuale editore (dott. Roberto Amodei) e contro - sottolinea Cioni - quella dell'intera redazione e delle associazioni sindacali di categoria, che continuano a nutrire numerose perplessità nel cambio di periodicità, la testata diventerà mensile. Questo nonostante nell'ultimo anno il Guerino abbia fatto registrare una crescita di vendite del 16% (dati Audipress). Dell'attuale redazione, composta dal Direttore e 4 redattori, resterà il solo Direttore. Due giornalisti saranno posti in pre-pensionamento e gli altri due rientreranno nel piano di crisi biennale che prevede un periodo di smaltimento delle consistenti ferie arretrate e un altro di cassa integrazione. Questo è il risultato di un progressivo impoverimento dell'organico, dei mezzi a disposizione sempre più ridotti e della mancanza di investimenti adeguati. Quella del Guerino è stata e resta un'esperienza professionale di grande valore. Che ci auguriamo riesca a vincere anche questa ennesima sfida. La più ardua".
E, per quel che può contare, me lo auguro anch'io, di tutto cuore.

28 commenti:

  1. Grazie per l'attenzione, caro Diego.
    E grazie soprattutto per la tua indignazione.
    Essere messi alla porta dopo 17 anni di onorato servizio, con dedizione e professionalità spese per il bene della testata e il rispetto verso i suoi lettori, non è affatto piacevole.
    Mi conforta che tu abbia sottolineato anche il dramma personale e professionale della redazione. Infatti il passaggio da settimanale e mensile pare solo una banale formalità strutturale e organizzativa. Pochi hanno capito (d'altronde il comunicato sindacale è stato ben mascherato e non prima di averne "censurato" la parte più scabrosa...) che c'è gente come me e il collega Cioni che è stata messa a casa per due anni, in cassa integrazione (18 mesi più altri 6 mesi di smaltimento ferie: come dire che fino a oggi avevamo lavorato poco...), e con prospettive tutt'altro che confortanti.
    Perché il Guerino mensile è davvero scelta allucinante, che solo un miracolo potrà rendere redditizia in edicola...
    Ma questi sono gli Editori. Non sanno niente di giornali, ma (ahimé) li fanno. Pensando solo alle loro tasche...
    Grazie ancora e... arrivederci.
    Gianluca Grassi
    (redattore Guerin Sportivo)

    RispondiElimina
  2. Ciao Gianluca,
    sentire la viva voce di chi è coinvolto in questa allucinante situazione fa capire ancora meglio la violenza unilaterale di ciò che s'è verificato e, al tempo stesso, dovrebbe far riflettere più e meglio coloro che si autodefiniscono editori in questo Paese.
    Al di là della delusione da lettore, la vicenda del cambio di periodicità del "Guerin Sportivo" mi sembra assolutamente vergognosa e, tra l'altro, mi tocca indirettamente anche come giornalista che, ogni giorno, si trova a confrontarsi con una professione che offre sempre meno spazi per poter vivere del proprio lavoro.
    Per quel poco che può valere, a te e agli altri tuoi colleghi giunga un mio sentitissimo "In bocca al lupo...".

    RispondiElimina
  3. La mia delusione al cambio del Guerino da settimanale a mensile è stata tanta e leggendo le ripercussioni su chi ci lavorava, mi rende ancor piu' triste..
    Solidarieta' a tutta la redazione e sopratutto a chi ha perso il lavoro.

    RispondiElimina
  4. Vedere il Guerin tramutarsi in mensile è stata una pugnalata al cuore. Ed io sono un semplice -affezionato - lettore, sulla cui vita questo epocale passaggio non avrà alcuna conseguenza, a differenza di quanto accadrà a Gianluca, cui va tutta la mia solidarietà.
    La mia speranza è che il mensile possa quantomeno rasentare il livello del settimanale, ma ho moltissimi dubbi in merito.

    RispondiElimina
  5. Ultimamente con Diego ed altri amici ci siamo trovati, per diversi motivi, a ragionare sulla perdita di senso nei contesti lavorativi.
    Il senso del lavoro, per i redattori di una testata storica come il "Guerin", non credo fosse legato alla remunerazione economica, ma alla passione per la propria faticosa professione, all'amore per lo sport (specie il calcio), all'appartenenza a una storia gloriosa e unica.
    Quando il dato economico e finanziario è l'unico criterio che orienta le scelte manageriali il risultato è scontato: una drammatica perdita di capitale sociale e una perdita di senso per le persone. Da cui discende, come è ovvio, un prodotto di peggiore qualità per i clienti.
    Mi dispiace molto.
    In bocca al lupo alla redazione.
    Pippo

    RispondiElimina
  6. Perdere il lavoro è sempre una cosa bruttissima. mi spiace per grassi e cioni. Ma il Guerino rimane anche se i calciatori (redattori) vanno... e per ora che non sia morto il giornale mi sembra già un grande risultato in un momento dell'editoria così complicato...

    RispondiElimina
  7. Visto il Guerino mensile una cosa è certa: non è e non potrà essere mai (con questa nuova periodicità) al pari del Guerin Sportivo settimanale. Poi me lo spiegate il senso di chiamarlo GS? Se c'era una cosa da salvaguardare ai fini della "visibilità in edicola" e dunque delle vendite era proprio la storica e quasi centenaria testata. Un marchio celebre, una garanzia. Una simile evoluzione la ebbe nella prima metà degli anni '70 il Calcio Illustrato: il passaggio alla periodicità mensile fu solo l'anticamera della definitiva interruzione delle pubblicazioni. Quella volta la motivazione addotta fu l'avvento della televisione. Questa volta l'avvento di Internet (che tra l'altro esiste da circa 14/15 anni!). La verità è che le vendite saranno pure aumentate (in base ai dati Audipress) ma i costi si sono incrementati (presumibilmente) più che proporzionalmente rispetto alle vendite. Risultato: licenziamenti, mobilità o pseudo tale, cassa integrazione e passaggio alla periodicità mensile (mirante alla riduzione dei costi, in particolare della distribuzione). In tempi moderni un periodico mensile incentrato su di un tema vulcanico ed imprevedibile come quello del calcio è del tutto inadeguato. Già un settimanale fa fatica a star dietro alla cronaca sportiva, figuriamoci un mensile. Da collezionista storico del Guerin Sportivo non posso che augurargli lunga vista, ma stante quanto sopra tira una brutta aria. Il Calcio Illustrato insegna. Un saluto a tutti, Marco - Udine

    RispondiElimina
  8. Sono indignato dal passaggio del Guerin a mensile! Inserire il poster come rubrica doveva essere un triste presagio.. Il direttore Marani mi ha deluuso, avrebbe dovuto dimettersi e non giustificare la scelta dell'editore nel suo editoriale. Fra l'altro ad oggi, 15 dicembre, del Guerin Sportivo mensile non si hanno tracce.

    RispondiElimina
  9. colleziono il guerin sportivo, ho tutte le copie dal 1980, qualcuno che ha la collezione anche degli anni precedenti mi sa dire da che stagione calcistica iniziò ad essere pubblicato il film del campionato? grazie per l'attenzione

    RispondiElimina
  10. Il Guerino "ridotto" a mensile? Terribile.

    RispondiElimina
  11. Ho scritto sul Guerino per anni. E la chiusura, tale è in effetti, è terribile e mortifiva tutti quelli che hanno amato il settimale che fu di Gianni Brera. Una fine annunciata, come scrive l'amico Cioni. Perché il giornale si era impoverito, non cogliendo i cambiamenti (la tv,i siti). Da vetrina della grande scrittura a pochezza assoluta, con direttori che passava il convento. Un delitto. Uno schiaffo alla storia.
    Gianni Spinelli

    RispondiElimina
  12. Sono perplesso, il mensile del Guerin Sportivo esiste già, è Calcio2000 (fondato da Bartoletti).
    Così si affondano più giornali a mio avviso, compresi i mensili dedicati alle singole squadre.

    RispondiElimina
  13. Posso scrivere con cognizione di causa, in quanto ho "vissuto" il Guerino per tanti anni, prima come lettore poi come collaboratore, infine da redattore e poi caposervizio. Da quando lo lasciai volontariamente, cogliendo con largo anticipo il senso delle manovre compiute da una proprietà cieca e incapace di capire come stava cambiando un po' tutto attorno a noi (propugnai il primo collegamento ad internet nel 1993, lottai per settimane per far capire cosa voleva dire internet a inetti funzionari capaci soltanto di portare la cravatta, pagandolo di persona per poterlo finalmente utilizzare, erano 400.000 lire annue dell'epoca...), ho altrettanto volontariamente ignorato il giornale che aveva dato un senso alla mia vita, umana e professionale. In realtà credo che il Guerino sia finito già negli anni 90, gli ultimi quindici anni sono stati una lunghissima agonia, che tutti hanno fatto finta di non vedere, e sulla quale hanno mangiato i soliti avvoltoi che puntavano ad appoggiare le natiche su una sedia "di nome" che altrimenti non avrebbero trovato (si vede, o no?). L'ultimo Guerino "vero" è stato quello della seconda gestione Bartoletti (1993-1994), poi la discesa è stata ripidissima. Il Guerino "vero" (parlo del periodo post 1982, prima era ancora un'altra storia) era quello della Controcronaca di Carlo F. Chiesa, delle pagine illeggibili ma per questo affascinanti di Vladimiro Caminiti, della sezione di calcio internazionale grondanti notizie, risultati, foto, degli speciali di Sergio Sricchia sulla boxe oppure delle rubriche di collaboratori di livello. E anche (e forse soprattutto) di quella capacità che avevano i redattori tutti di produrre idee in continuazione e straordinari titoli ad articoli che talvolta valevano un centesimo rispetto al titolo stesso. Fare e poi leggere il Guerino era veramente una missione per conto di Dio: la domenica si lavorava fino alle quattro del mattino per chiudere il "Film del Campionato" in attesa delle foto da Napoli o da Bari, e alle sette (tre ore dopo, intendo) si riprendeva in tipografia per correggere e controllare tutto. Tutto ciò era già da tempo un ricordo, ed è per questo che chi ha vissuto un'epoca e un'esperienza irripetibili sotto ogni profilo, potendo assorbire dentro di sé uno spirito ineguagliato e ineguagliabile, potrà dire di essere comunque stato fortunato. Un carissimo saluto, se mi leggeranno, a tutti i colleghi che dopo quelli gloriosi hanno vissuto gli ultimi, tristissimi giorni dell'addio.

    RispondiElimina
  14. Leggo il Guerino da quando ero un ragazzino che sognava di fare il calciatore.Era il 1977, lo trovai sopra l'armadietto dello spogliatoio (probabilmente qualcuno sbadato lo aveva dimenticato)e portandolo a casa scoprii un mondo che mi apparteneva;le notizie ,le curiosità,i commenti ,le foto,erano quello che io cercavo per dissetare la mia sete di calcio fatta non solo di campo, ma anche di articoli su quelli che erano i temi a me cari.
    Da quel lontano anno non ho mai perso un appuntamento con il mio amico settimanale;ai tempi della scuola lo trovavo in edicola il venerdi, poi il giovedi e quell'attesa aumentava la voglia di leggere cosa scrivevano Brera,Zanetti e tutti quelli che mi entusiasmavano.Piano piano la mia piccola collezione si arricchiva,i tempi di Cucci,di Caminiti,di Chiesa e (come ricorda il commento sopra)le straordinarie righe di Sricchia su quel pugilato che era straordinariamente ricco di campioni e di personaggi che sentivamo vicini per come erano narrati in quei pochi spazi che il dio CALCIO gli concedeva.
    Ho raccolto ogni numero di ogni annata,ho trasportato quintali di carta nei tre traslochi che ho affrontato, ma il GUERINO mi ha sempre accompagnato ed è ancora con me in angolo della mia soffitta ed in un angolo della mia vita.
    La fine di questo appuntamento settimanale segna la fine di una storia durata 32 anni,nella mia città non sono riuscito a trovare il nuovo mensile fino a Natale e come è stato un segno del destino il suo primo incontro,probabilmente questa assenza è un segno che tutto ha una fine ed è arrivato il momento di parlare del guerino come di un vecchio amico che non c'è più!
    Ho 50 anni e vivo ancora con entusiasmo nel mondo del calcio,un calcio lontano da quello che vorrei ma nel quale riesco ancora a trovare delle sensazioni e delle emozioni che mi rendono felice e spero che i miei figli,trovando un giorno quelle riviste impolverate,ma ordiante come una reliquia,possano capire perche il loro papà amasse tanto quello sport.

    RispondiElimina
  15. Dopo anni e anni passati ad aspettare il fatidico giorno di uscita settimanale del Guerino, l'altro giorno ho preso il primo numero (ahimè) mensile e devo purtroppo dire che non mi è piaciuto affatto. Come volevasi dimostrare ha perso tutto il fascino... Ciao vecchio Guerino, credo che mi fermerò qui...

    RispondiElimina
  16. Bella cavolata aver ridotto il Guerino a mensile. Lo leggo assiduamente e passionalmente dal 1995 (avevo quindici anni), son rimasto sbigottito da tale decisione. Specialmente dopo tre anni di grande ripresa, da quando Marani ne ha preso le redini, il "nostro" ha svoltato.
    L'editore, tale Amodei se non erro, dovrebbe curarsi più della qualità che sicuramente, senza poter stare sulla attualità(in un mese si giocano centinaia di partite in Europa) verrà meno. Il discorso logo poi è talmente palese che credo ricorreranno ai ripari quanto prima!
    Ultima nota, dopo aver spremuto il guerino, quattro redattori hanno perso il proprio posto di lavoro. Sembra quasi che si stia trascinando con forza ai cento anni questo stanco guerriero!
    Carmelo Ficarra
    Pace del Mela (Me)

    PS= che ne dite di inondare di email la posta dell'editore?! Chissà mai...

    RispondiElimina
  17. Un grosso in bocca al lupo a tutta la redazione del "più bel giornale sportivo italiano"...e soprattutto a tutte a quelle persone che con la loro competenza,passione,professionalità hanno contribuito in maniera determinante a rendere questo giornale così speciale,unico...con la sua obbiettività e quel suo combattere tutte le schifezze di questo calcio che non è più così genuino.In cui sono i salotti,i teleimbonitori,i ruffiani a farla da padroni,la violenza e anche tutte quelle persone che hanno riempito la testa della gente aggrappandosi dietro una crisi che,sì,esisteva ma che è stata usata da molti(non divago in altre questioni per non sconfinare in altri campi oggi troppo infuocati...)come un pretesto bello e buono per tagliare fuori persone che con il cuore,ed il lavoro hanno sempre svolto con grande serietà la loro professione ed a cui va il mio più grande in bocca al lupo...sono amareggiato...da più di 10 anni il guerino è stato mio compagno fedele ogni settimana...Forza vecchio guerriero! Luca Mascheroni - Siziano(Pavia)

    RispondiElimina
  18. Purtroppo dopo 30 anni di instancabile lettura, aspettando con ansia il martedì, penso che una parte della mia fanciullezza sia improvvisamente svanita...In bocca al lupo a tutti quelli " a rota de guerino" sperando magari che dalle proprie ceneri il guerriero possa risorgere ancor più forte
    Fox70

    RispondiElimina
  19. Il Guerin Sportivo mensile è come una nave nel deserto...

    RispondiElimina
  20. il mio primo Guerin è del novembre 1977 (in copertina tutti i giocatori che avrebbero dovuto disputare i mondiali in Argentina)....dopo 32 anni non sarà più la stessa cosa...trovo l'uscita mensile molto stucchevole!!!

    RispondiElimina
  21. compro il guerino da quasi 15 anni ormai..e li ho ancora tutti in soffitta..e contando che ne ho 29 di anni fate un pò voi quanta sia STATA la mia passione per questo sport e per questa rivista SETTIMANALE..un appuntamento ormai..ma ora dopo aver visto i primi due numeri del Guerino mensile, devo dire che non lo prenderò piu..è davvero orribie..basti dire solo che la serie C ha la classifica solo con i punti e nemmeno tutti incolonnati..per piacere..che schifo..

    RispondiElimina
  22. il guerino per sopravvivere alla tv e a internet doveva diventare (restando sempre settimanale) un periodico di approfondimento riportando lo stretto necessario dell'attualità proponendosi con un taglio trasversale e adulto al pubblico, diverso dagli altri settimanali che seguono le mode o le notizie del giorno e sono rivolti per lo più ai ragazzini. Inoltre doveva ospitare firme importanti e voci fuori dal coro, tipo G. Mura, capaci di creare nuovamente quello zoccolo duro di appassionati veri che è sempre stato alla base del successo del guerino e che avrebbe fatto diventare la lettura del giornale un rito e non un mero consumo di un bene.

    RispondiElimina
  23. al penultimo amico: la bruttezza è conseguenza dello smantellamento immagino, se non c'è più nessuno a controllare la qualità

    all'ultimo anonimo: concordo, solo dimentichi la storia del calcio che potrebbe essere un elemento per rilanciare.

    massima solidarietà ai redattori

    RispondiElimina
  24. Ho la collezione completa del Guerino dal settembre 1975 agli anni 90 poi mi ero accorto di comprarlo per abitudine e il giornale era francamente ridotto a 4 fogli dove si ignoravano persino le partite della nazionale (ridotte ad un trafiletto e foto mignon).
    Dopo una lite verbale con l'allora direttore decisi di non comprarlo più.
    Capisco il problema di chi ha perso il lavoro ed esprimo la mi asolidarietà, ma se devo essere sincero a me il Guerino mensile non dispiace. Proverò a ricomprarlo.
    Giuseppe Poggi

    RispondiElimina
  25. Dall'ottobre 1976 (avevo 22 anni), allorchè scoprii un mondo di notizie, foto, splendide foto, statistiche, storia, come desideravo io, "ammalato" di calcio e, sopratutto storia del calcio, ho perso fortuitamente soltanto uno, o forse due, numeri del "Guerino": poi, a dicembre 2009, ho capito che non c'era più. O meglio, avrei dovuto trovare in edicola il numero mensile, ma questo non è mai avvenuto. Mi sarei anche accontentato del mensile, ma l'edicolante mi diceva che non era arrivato. Vi chiedo: ma esce ancora mensilmente, e se si, con quale nome? Vi ringrazio per le delucidazioni. Ettore '54

    RispondiElimina
  26. purtroppo adesso lo trovi in edicola ogni 10 del mese circa....
    Il guerin vero è morto!
    carmelo

    RispondiElimina
  27. dopo aver comprato quello di gennaio (il 10 dicembre circa9 e quello di febbraio (il 10 gennaio circa) il mio edicolante mi ha consegnato il gs extra relativo alla champions league, che era abbinato al corriere dello sport stadio di sabato 13 febbraio. Qualcuno mi sa dire se è uscito il numero mensile di marzo, che a rigor di logica doveva uscire il 10 febbraio?
    Grazie

    RispondiElimina
  28. soy de colombia y busco amigos de italia y resto de europa para intercanbiar guerin sportivo, onze momdial y otras revistas de futbol, mi wassap es +57 3209200389.hermes diaz correa

    RispondiElimina