martedì 15 dicembre 2009

argentina: banfield campione dopo 113 anni

Di Diego Del Pozzo

Ci sono voluti ben 113 anni - tanti ne sono passati da quando, nel 1896, un gruppo di immigrati dal Regno Unito lo fondò - ma, alla fine, il Banfield (club tra i più antichi del Paese) è riuscito a conquistare il suo primo, storico titolo di campione d'Argentina.
E la vittoria dei biancoverdi dei sobborghi meridionali di Buenos Aires sarà ricordata, certamente, come una tra le più clamorose e inattese dell'intera storia del campionato, dato che alla vigilia di questo Apertura 2009 l'obiettivo realistico del Taladro (significa "Trapano" ed è il soprannome del club) era di totalizzare più punti possibile in modo da posizionarsi al meglio nella tabella triennale con la quale, in Argentina, vengono decise le retrocessioni nella serie cadetta. Invece, gli uomini guidati magistralmente dal sottovalutato tecnico Julio Cesar Falcioni hanno saputo strabiliare tutti, grazie a una solidità e a una continuità che non hanno trovato apprezzabili riscontri nella concorrenza: 41 punti finali, accumulati grazie a 12 vittorie, 5 pareggi e sole 2 sconfitte. Tra queste c'è anche quella dell'ultima giornata alla Bombonera contro il Boca Juniors, un 2-0 con doppietta di Martin Palermo, ininfluente grazie alla contemporanea battuta d'arresto della principale contendente per il titolo, il Newell's Old Boys allenato da Nestor Sensini (battuto 2-0 dal San Lorenzo e finito a due punti dai campioni).
La formula che ha permesso al Banfield di vincere questo Apertura, comunque abbastanza deludente sul piano tecnico, è stata molto semplice: un 4-4-2 estremamente organizzato e basato soprattutto su una fase difensiva di grande solidità; in avanti, poi, sono bastati i gol del centravanti uruguayano Santiago Silva, discreto giocatore ma nulla più, laureatosi capocannoniere con 14 reti in 19 partite. Il torneo si è deciso alla terzultima giornata, quando il Newell's Old Boys di Sensini è stato battuto clamorosamente in casa dall'Arsenal Sarandì, facendosi così superare dai biancoverdi senza più riuscire, poi, a rimontarli.
I rosarini, comunque, ci riproveranno certamente durante il prossimo torneo Clausura, per il quale, però, i tifosi argentini (e non solo) si aspettano, innanzitutto, la rinascita delle due tradizionali grandi d'Argentina, Boca Juniors e River Plate, mai in corsa durante il semestre appena concluso, che le ha viste accumulare soltanto delusioni su delusioni.

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