domenica 17 maggio 2009
lo scudetto al tempo della tv dominante
Di Diego Del Pozzo
In altri tempi, si sarebbe esultato al novantesimo minuto delle partite domenicali, con tutti i match disputati contemporaneamente e giocatori e tifosi della squadra che finiva per prima fermi in campo e sugli spalti in attesa della conclusione della partita dei concorrenti diretti.
Adesso, invece, nell'era del calcio in mano alle televisioni, può capitare che il Manchester United in Inghilterra diventi campione prima ancora che la rivale Liverpool disputi la propria partita, mentre l'Inter in Italia e il Barcellona in Spagna conquistino i rispettivi campionati senza nemmeno dover scendere in campo, aspettando davanti ai teleschermi la conclusione degli anticipi del sabato sera e trasformando, inevitabilmente, le rispettive partite domenicali in amichevoli o poco più, azzerandone del tutto l'importanza e il pathos e, di conseguenza, falsando concorsi a premi come il Totocalcio, scommesse più o meno legali, Fantacalcio e tornei amicali di vario tipo.
In alcuni casi, poi, si verificano coincidenze tali da far sorgere sospetti anche sul regolare svolgimento dei vari campionati: basti l'esempio dell'Inghilterra, dove il West Bromwich Albion ancora impegnato nella lotta per non retrocedere giocherà oggi contro un Liverpool demotivato e senza più obiettivi, cosa che non sarebbe successa con la disputa contemporanea dei vari match. Ma volete mettere l'emozione di vedere in diretta televisiva Manchester United - Arsenal all'ora di pranzo del sabato?
Ormai, nel calcio globalizzato di oggi, sono i network televisivi a dettare le regole del gioco, a scandire agende e calendari della stagione e, in definitiva, a decidere quale menù dovrà essere propinato a noi tifosi e appassionati. In cambio, ovviamente, di una vagonata di quattrini...
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grande fratello
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Complimenti per il titolo e per la scelta dell'immagine.
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