sabato 28 febbraio 2009

mentalità vincente

Di Diego Del Pozzo

Nel mondo del calcio e, più in generale, dello sport si parla spesso del rischio dell'appagamento dopo le grandi vittorie e di una presunta difficoltà a mantenere viva la mentalità vincente per lunghi periodi, senza accusare cali di concentrazione e "sazietà" per i risultati già conseguiti.
Questo pericolo, tuttavia, può esistere per quegli atleti e quelle squadre che arrivano al successo in modo più o meno casuale e che, dunque, non riescono poi a gestire correttamente le conseguenze di tale successo.
Certamente, tornando allo specifico del calcio, tutto ciò non può essere vero nel caso di un team come il Manchester United di sir Alex Ferguson.
Ebbene, se io fossi stato un tifoso dell'Inter, mi sarei sinceramente spaventato ascoltando, ieri pomeriggio, le parole di Gary Neville, pronunciate durante un'intervista andata in onda all'interno del consueto magazine settimanale "Premier League World" (trasmesso per l'Italia da Sky Sport 1). Neville, infatti, è il capitano del Manchester United che negli ultimi quindici anni ha vinto praticamente tutto; assieme a Ryan Giggs e a Paul Scholes, inoltre, è un autentico simbolo di questa grande squadra, nonché anima dello spogliatoio e coscienza del gruppo.
Cosa ha detto, allora, di tanto spaventoso - per gli avversari - l'ancora ottimo terzino destro dello United? A domanda precisa sui recenti trionfi della sua squadra - che lo scorso anno ha vinto Premier League, Champions League e Mondiale per club - ha semplicemente risposto così: "Francamente, ormai, sono ricordi lontani. Non appartengono nemmeno a quest'anno. E' ovvio - ha proseguito - che siamo contenti di aver vinto il Mondiale per club, ma sappiamo tutti che quei trofei appartengono al passato. Noi, infatti, non parliamo quasi mai dei successi delle stagioni precedenti. Negli ultimi quindici anni - ha concluso l'insaziabile Neville - ci è andata bene, ma la cosa più importante è sempre vincere altri trofei nei prossimi tre-quattro mesi".
Come dire? A buon intenditor...

3 commenti:

  1. questo articolo mi sembra tanto una gufata.....

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  2. No, caro anonimo, è semplicemente la descrizione di uno stato delle cose: Neville e la sua squadra non hanno vinto per caso tutto quello che hanno vinto.

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  3. Sono tifoso dell'Inter ma a San Siro ho visto una squadra di un'altra categoria.

    Nulla è impossibile nel calcio, sport dove può vincere anche la squadra più debole. Ma se l'Inter vuole coltivare qualche residua speranza deve essere consapevole della sua inferiorità tecnico-tattica.

    Quanto alla voglia di vincere, ho potuto constatare de visu che il Manchester non ne ha meno di noi, che da più di 40 anni non vinciamo la più importante coppa europea.

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