martedì 24 febbraio 2009

napoli: quadri societari inadeguati

Di Diego Del Pozzo

Poco dopo aver evidenziato - nel mio precedente intervento - come tra le cause dell'attuale crisi del Napoli vi sia l'inadeguatezza dei quadri societari, mi è capitato di leggere, su Tuttomercatoweb.com, un lucido editoriale di Ciro Venerato, che mette in evidenza le medesime carenze della società guidata dal presidente Aurelio De Laurentiis.
Ecco, qui di seguito, alcuni stralci.
"[...] Il principale colpevole di questo sfascio generale - scrive Venerato - è il club, retto da una diarchia che non ne ha voluto sapere di crescere. Non c'è sufficiente organizzazione: il team manager è il figlioccio del presidente anziché essere un grande ex calciatore di carisma, in grado di poter stare vicino alla squadra. Il direttore generale si occupa di tutto senza il minimo aiuto di nessun direttore sportivo; per non parlare del fatto che in un momento sportivamente drammatico per la squadra, il presidente e proprietario parte per Los Angeles delegando tutto a Marino".
"La gestione societaria, duole dirlo, ma è rimasta a Lanciano, altro che serie A. E domenica sera - prosegue Ciro Venerato - se n'è avuta conferma. Dopo la gara si decide di non continuare il ritiro, si manda Reja in pasto alla stampa, a dire che la squadra si sarebbe ritrovata, come di consueto, solo il martedì. Senonché, due ore dopo, la rosa viene richiamata in fretta e furia per comunicare che si tornava direttamente a Castelvolturno: 'Contrordine compagni'. Bella dimostrazione di coerenza e linearità. Quando un club ha basi caduche, difficilmente riesce ad emergere. Chi si limita a dire che basterebbe centrare il settimo posto dimostra di avere una veduta ben poco lungimirante. Il problema è più vasto. Così come è messo, è impossibile pensare che questo Napoli possa infastidire le grandi. Prendendo Denis e bocciando i vari Floccari e Pazzini, per tacere di Milito, o acquistando Datolo che non serve, non si va lontani. È il momento dell'autocritica, chi ha sbagliato lo ammetta, ma cerchiamo di non ripetere lo stesso errore. Si inizi fin d'ora a pianificare la prossima stagione, dal mister ai giocatori".

3 commenti:

  1. Credo che uno dei problemi che affligge il Napoli sia una passionalità che predispone ad alti e bassi: a entusiasmarsi in modo acritico nei momenti positivi e ad abbattersi quando le cose vanno male.

    Per questo motivo credo che sia importantissimo per il Napoli riprendere a vincere o comunque a fare risultati importanti. Credo che un'occasione perduta sia stata a questo riguardo la partita di Coppa Italia con la Juve, molto ben giocata dal Napoli, che avrebbe meritato di vincere e passare il turno (ricordo clamorose occasioni per segnare nel secondo tempo, con la Juve che sembrava un pugile suonato). Una vittoria del genere sarebbe stata terapeutica.

    Sabato prossimo avete di nuovo un'occasione altrettanto terapeutica (e questa volta potrebbe pure bastare quel pareggio che il Napoli aveva conquistato in Coppa Italia al 90°): vi auguro di cuore di farcela!

    Ve lo auguro da tifoso dell'Inter interessato, ma anche per simpatia ;-)

    In bocca al lupo!

    RispondiElimina
  2. Grazie, merlino. Speriamo bene, perché il momento è davvero critico...

    RispondiElimina
  3. E' una vergogna. Alle prima difficoltà siamo tornati ai vizi del passato

    RispondiElimina