Certo che l'Inter è davvero una strana squadra e una ancora più strana società. Dopo aver sbandierato ai quattro venti, per anni, di essere stati la vittima principale del sistema di potere moggiano, adesso deve esser sembrato davvero strano, addirittura surreale, sentir pronunciare dal proprio allenatore - secondo quanto riportato da alcuni tra i principali quotidiani italiani - le medesime accuse solitamente fatte ai nerazzurri dai nostalgici della "Prima Repubblica Pallonara", dalle cosiddette vedove di Moggi e da tifosi, dirigenti e giocatori della Juventus.
"Il primo scudetto l'avete vinto in segreteria, il secondo senza avversari, il terzo all'ultimo minuto. Siete proprio una squadra di ...": sono queste le dure parole con le quali Josè Mourinho, sempre secondo i resoconti di stampa, avrebbe sferzato la propria squadra alla ripresa degli allenamenti dopo la bruttissima sconfitta di domenica scorsa a Bergamo.
Insomma, se ciò rispondesse al vero, si tratterebbe di accuse che avrebbe potuto pronunciare "Lucky Luciano", non certamente l'allenatore dell'Inter. E gli "scudetti degli onesti", giusto risarcimento per i tanti, troppi, torti subiti? Dove sono andati a finire?
Pare che i "senatori" della squadra, coloro che hanno vissuto sulla propria pelle una stagione che gli interisti veri preferirebbero dimenticare per sempre, si siano legati al dito le frasi del loro tecnico.
Adesso cosa accadrà? Che sia il preludio a un clamoroso addio del tecnico portoghese a fine stagione, magari per approdare alla corte dorata dello sceicco mancuniano?
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