sabato 29 novembre 2014

europa league: il napoli va avanti, in un torneo un po' vintage

Di Diego Del Pozzo

Ogni tanto ci vuole un bello 0-0 anche per il Napoli di Rafa Benitez, qualificato con un turno di anticipo per i Sedicesimi di finale di Europa League dopo un pareggio d'altri tempi giovedì sera nel gelo di Praga, in casa di uno Sparta volitivo e coriaceo come aveva dimostrato già nel match d'andata al San Paolo (dove, però, perse 3-1).
Il Napoli si difende bene, ha un po' di fortuna in occasione delle due traverse colpite dagli avversari, ha nel tanto criticato portiere Rafael il migliore in campo e torna a casa senza danni e con la qualificazione in tasca, dopo una trasferta comunque abbastanza insidiosa.
Adesso, col surplus del turnover praghese e con l'atteso rientro di Mertens, la testa è di nuovo alla Serie A, che lunedì sera propone un affascinante Sampdoria - Napoli in quel di Marassi.
A proposito di Europa League, però, la verità - difficile da ammettere per chi pensa soltanto al freddo dato economico - è che questo torneo tanto bistrattato conserva ancora oggi un notevole fascino ed è capace, in molti casi, di tener vive e trasmettere le sensazioni non totalmente globalizzate della Coppa Uefa, della Coppa delle Coppe e, più in generale, del buon vecchio calcio europeo degli anni Settanta e Ottanta.
Basti ricordare, in tal senso, i semplici nomi di alcune tra le squadre ancora in corsa, tutte di grande tradizione: Sparta Praga, Bruges, Celtic, Feyenoord, Everton, Saint Etienne, Legia Varsavia, Dinamo Kiev, Steaua Bucarest, Anderlecht (dalla Champions), Dinamo Mosca, Torino, Fiorentina, Borussia Moenchengladbach, Psv Eindhoven, Tottenham, le stesse Inter e Napoli, i detentori del Siviglia.
Certo, se non si giocasse di giovedì sera...

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