domenica 23 novembre 2014

serie a: napoli - cagliari 3-3 e occasione sprecata per gli azzurri

Di Diego Del Pozzo

Lo scoppiettante 3-3 casalingo del Napoli contro l'ottimo Cagliari di Zdenek Zeman offre alcune risposte immediate sul presente della squadra di Benitez - comunque al nono risultato utile consecutivo, migliore striscia aperta della Serie A - e sul suo futuro.
Il gol di Higuaìn per il provvisorio 1-0
Innanzitutto, alla prima verifica in tal senso, s'è capito subito che di qui in avanti l'assenza di Lorenzo Insigne peserà tantissimo, non soltanto per la sua classe e per come era riuscito a cogliere (finalmente) l'essenza dei movimenti offensivi chiesti dal tecnico spagnolo, ma per quella specialissima voglia e intensità (di cuore) che l'attaccante infortunatosi a Firenze stava mettendo, da un mese a questa parte, in ogni suo match. Forse qualcuno faceva finta di non accorgersene, ma nelle ultime quattro-cinque partite Insigne aveva acquisito la piacevole abitudine di prendersi letteralmente la squadra sulle spalle, per suonare la carica e aiutarla a superare l'ostacolo di turno (si vedano, in particolare, le vittorie casalinghe contro Verona e Roma, la prima una cosiddetta "piccola", la seconda una "grande", a riprova dell'infondatezza dell'assioma della "squadra grande con le grandi e piccola con le piccole").
La seconda risposta - che, per i suoi esiti dirompenti, forse avrà un po' sorpreso persino lo stesso Benitez - riguarda, invece, uno tra i calciatori più criticati di questi primi mesi di stagione: Raul Albiol. In molti, di fronte a prestazioni spesso non convincenti, chiedevano con insistenza di farlo riposare un po' e lanciare Henrique al centro della difesa. Ebbene, la risposta arrivata oggi dal San Paolo è abbastanza chiara: il brasiliano finora sta giocando poco semplicemente perché non è ancora all'altezza della situazione, forse a causa delle scorie mondiali e della preparazione estiva fatta un po' a pezzetti. E con la sua confusione ha finito per mettere in difficoltà persino il fin qui ottimo Koulibaly, assieme al quale ha contribuito massicciamente ai regali natalizi anticipati fatti agli attaccanti del Cagliari in occasione di tutti e tre i loro gol.
Insomma, con assenze pesanti - e in alcuni casi lunghe - come quelle di Insigne, Zuniga, Mertens, Jorginho (squalificato), la rosa pare un po' striminzita, almeno rispetto a quelle di Juventus e Roma.
Detto ciò, gli uomini di Zeman hanno pienamente meritato il pareggio, lo hanno ottenuto attraverso un calcio d'attacco e, come nel loro stile, privo di calcoli. E il Boemo ha dimostrato che, se la sua squadra deciderà di seguirlo fino in fondo, iniziando a giocare senza timori fin dal fischio d'inizio e non da quando va sotto di due o tre reti, in Sardegna potranno tutti togliersi parecchie soddisfazioni. D'altra parte, ricordo ai criticoni che squadre dal blasone ben superiore a quello del Napoli hanno perso 4-1 in casa contro il Cagliari in forma. Insomma, se questi iniziano a giocare per tutti i 90 minuti ci sarà da divertirsi.
Il Napoli, invece, deve recitare il "mea culpa" per l'occasione sprecata, perché pur giocando con minore intensità rispetto alle ultime prove (la pausa per le Nazionali non ci voleva!) questo match poteva portarlo tranquillamente a casa, nonostante gli orrori dei due centrali difensivi, un Callejon spesso assente dal gioco e un Hamsik ancora alla ricerca del tempo perduto, più largo a sinistra per provare a surrogare l'assente Insigne. Tra le note positive, vanno segnalati un Higuaìn ormai definitivamente recuperato alla causa, un De Guzman molto duttile e sempre più al centro del progetto tecnico, un Gargano tutto grinta e un Maggio di nuovo atleticamente tirato a lucido. Col rientro di Mertens a sinistra, si spera fin dalla prossima partita in casa della Sampdoria, le cose dovrebbero andare un po' meglio. Intanto, lo sguardo arrabbiato di Rafa Benitez nel post-partita - col tecnico che s'è detto "molto infastidito da questo pareggio regalato" - lascia ben sperare per la carica che saprà dare alla squadra in vista dei prossimi match, in Europa League e Serie A.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento