Il Napoli, comunque, ha ritrovato il gol di alcuni uomini fondamentali, primi tra tutti lo stesso Hamsik (bravo a superare subito lo sconforto per l'errore dagli undici metri) e un Fabio Quagliarella tonico e grintoso come non lo si vedeva da tempo. Mi sembra evidente che la nuova posizione di Lavezzi centravanti abbia giovato a entrambi, oltre che allo stesso Pocho, non a caso autore della terza rete, su ottima imbeccata di Campagnaro. Adesso, però, Mazzarri deve essere bravo a frenare subito gli entusiasmi dell'ambiente e a tenere alta la concentrazione della squadra, in vista della gara di domenica pomeriggio col rognoso Catania di Sinisa Mihailovic, in questo momento compagine decisamente più ostica di questa Juve tristissima e grigia come mi è capitato di vederla poche altre volte nel corso della sua storia.
Tornando al Napoli, invece, la vittoria di ieri sera lo ripropone prepotentemente in corsa per il quarto posto, distante soli tre punti. E il fatto che gli azzurri siano attualmente sesti (e vicinissimi alla quarta piazza), dopo aver trascorso due mesi esatti senza vincere una gara, deve far riflettere sulla mediocrità complessiva della Serie A di quest'anno, ma anche sulle concrete possibilità, per gli uomini di Walter Mazzarri, di chiudere la stagione in maniera positiva, riuscendo magari a ottenere un obiettivo che, alla vigilia, era francamente impensabile.
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