Nel corso dell'intero incontro, infatti, la squadra allenata da Walter Mazzarri ha costruito la consueta moltitudine di chiare occasioni da rete, riuscendo però a concretizzarne soltanto una con un Pocho che, per il resto, ha evidenziato ancora una volta i suoi chiari limiti in zona-gol, fallendo almeno altre due ghiotte opportunità. Inoltre, una volta sostituito il pur deludente Denis con un fumosissimo Quagliarella, gli azzurri hanno perso il loro unico punto di riferimento in area avversaria, cedendo inevitabilmente campo ai gigliati (Quagliarella come Lavezzi, infatti, parte frequentemente da dietro, svaria molto e si muove troppo per restare poi lucido in fase di conclusione).
L'ulteriore salto di qualità di una squadra che, comunque, appare destinata inevitabilmente a crescere passa, dunque, per un esame freddo e distaccato delle risorse attualmente a disposizione, con particolare riferimento ai limiti offensivi degli attaccanti presenti in rosa: al Napoli della prossima stagione, infatti, servirà innanzitutto un centravanti capace di assicurare tra i quindici e i venti gol a campionato; un attaccante centrale, fisico, bravo pure in acrobazia, cinico in area di rigore. Se German Denis fosse più concreto sotto porta si potrebbe anche continuare a puntare su di lui, ma per il salto di qualità serve qualcosa di più e meglio, con l'argentino destinato a fare da ottimo primo cambio del nuovo titolare.
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