
Lo spettacolo in questione è, ovviamente, Arsenal-Barcellona, la gara che ha messo di fronte quelle che, al giorno d'oggi, sono forse le due squadre più appaganti dal punto di vista estetico, tra quelle dell'intero panorama internazionale. Il 2-2 conclusivo non rende giustizia alla straordinaria performance degli uomini di Guardiola, che in particolare nella prima mezz'ora di gioco sono stati addirittura impressionanti per come hanno schiacciato nella propria area di rigore gli spaesati Gunners di Arsène Wenger. Credo, infatti, di non aver mai visto l'Arsenal del maestro alsaziano, per giunta in casa propria, costantemente chiuso nei suoi venti metri, asfissiato dal pressing altissimo degli avversari e, soprattutto, "bombardato" con tiri da tutte le direzioni e miracolato dagli impensabili interventi salvifici di un immenso Almunia. Intorno al venticinquesimo minuto del primo tempo, stordito dal tornado blaugrana, ho addirittura dovuto cambiare canale per evitare di perdere i sensi e cadere vittima della Sindrome di Stendhal. Dopo aver guardato per un po' Inter-CSKA, però, sono tornato al match dell'Emirates, in tempo per assistere ai due inevitabili gol di Ibrahimovic (nella foto, la seconda marcatura dello svedese) e, soprattutto, alla rimonta tutta cuore di un Arsenal trascinato dal neo-entrato Walcott e capace di recuperare una gara che sembrava assolutamente persa (e, devo dire, l'incapacità di chiuderla è stata l'unica pecca di questo immenso Barcellona).
Detto dello spettacolo irripetibile andato in scena a Londra, gli altri tre quarti di finale hanno, comunque, offerto spunti di un certo interesse, a partire dal 1-0 col quale l'Inter di Mourinho ha chiuso a suo favore una gara casalinga più complicata di quanto tanti osservatori superficiali avessero pronosticato: il fatto di averla portata a casa senza subire gol e di andare a Mosca con una rete di vantaggio, dunque, può essere considerato un buon risultato.
Ieri sera, poi, le altre quattro squadre ancora in lizza se le erano date di santa ragione in altri due confronti di buon livello tecnico e ricchi di emozioni e capovolgimenti di fronte. Nel derby francese, il Lione era riuscito a mettere due gol di distanza tra sé e il Bordeaux, grazie al 3-1 conquistato in casa propria: per i Girondins nulla è perduto - grazie alla rete in trasferta del centravanti Cham

Dopo i match di andata, comunque, resto ancora fermo sui miei pronostici di dicembre, cioè semifinali con Bayern Monaco, Bordeaux, Barcellona e Inter (questa, per la verità, al posto del Chelsea, che avevo indicato vincente nel doppio confronto con i nerazzurri).
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