1) La Serie A ormai senza più niente da offrire - tutti sapevano che il Milan avrebbe vinto a Firenze e che il Toro sarebbe retrocesso - s'è finalmente conclusa con quella che i principali mass media hanno subito battezzato "la giornata degli addii". E in effetti un che di vero in questa definizione ci sarebbe pure, poiché con la fine di questo campionato è stata scritta la parola "fine" anche su diverse storie della nostra Serie A: Paolo Maldini (qui nella foto) ha, finalmente, appeso le scarpe al chiodo; due "senatori" come Figo e Nedved hanno detto addio, finalmente, a Inter e Juventus; Ancelotti ha, finalmente, smesso di farsi insolentire quotidianamente dal presidente del Milan nonché del Consiglio e di tante altre cose; Kakà accetterà, finalmente, la corte del Real Madrid (alla faccia dell'eterna fedeltà...); Ibrahimovic continua a "bussare a soldi" presso il suo presidente-papà e forse stavolta, finalmente, andrà via davvero (anche se nessuno lo pagherà mai come Paperone-Moratti); Diego Milito ha salutato Genova con l'ennesima doppietta; Quagliarella ha detto addio a Udine ("Ecchissenefrega!", direte voi...). Insomma, una tonnellata di melassa ha sommerso l'ultima giornata della Serie A 2008-2009. D'altra parte, era già tutto deciso e di qualcosa si doveva pur parlare e scrivere;
lunedì 1 giugno 2009
il week-end in cinque punti
Di Diego Del Pozzo
Il week-end calcistico appena terminato ha fornito numerosi spunti di un certo interesse. Qui di seguito, ne ho isolati cinque meritevoli di un approfondimento. Eccoli:
1) La Serie A ormai senza più niente da offrire - tutti sapevano che il Milan avrebbe vinto a Firenze e che il Toro sarebbe retrocesso - s'è finalmente conclusa con quella che i principali mass media hanno subito battezzato "la giornata degli addii". E in effetti un che di vero in questa definizione ci sarebbe pure, poiché con la fine di questo campionato è stata scritta la parola "fine" anche su diverse storie della nostra Serie A: Paolo Maldini (qui nella foto) ha, finalmente, appeso le scarpe al chiodo; due "senatori" come Figo e Nedved hanno detto addio, finalmente, a Inter e Juventus; Ancelotti ha, finalmente, smesso di farsi insolentire quotidianamente dal presidente del Milan nonché del Consiglio e di tante altre cose; Kakà accetterà, finalmente, la corte del Real Madrid (alla faccia dell'eterna fedeltà...); Ibrahimovic continua a "bussare a soldi" presso il suo presidente-papà e forse stavolta, finalmente, andrà via davvero (anche se nessuno lo pagherà mai come Paperone-Moratti); Diego Milito ha salutato Genova con l'ennesima doppietta; Quagliarella ha detto addio a Udine ("Ecchissenefrega!", direte voi...). Insomma, una tonnellata di melassa ha sommerso l'ultima giornata della Serie A 2008-2009. D'altra parte, era già tutto deciso e di qualcosa si doveva pur parlare e scrivere;
1) La Serie A ormai senza più niente da offrire - tutti sapevano che il Milan avrebbe vinto a Firenze e che il Toro sarebbe retrocesso - s'è finalmente conclusa con quella che i principali mass media hanno subito battezzato "la giornata degli addii". E in effetti un che di vero in questa definizione ci sarebbe pure, poiché con la fine di questo campionato è stata scritta la parola "fine" anche su diverse storie della nostra Serie A: Paolo Maldini (qui nella foto) ha, finalmente, appeso le scarpe al chiodo; due "senatori" come Figo e Nedved hanno detto addio, finalmente, a Inter e Juventus; Ancelotti ha, finalmente, smesso di farsi insolentire quotidianamente dal presidente del Milan nonché del Consiglio e di tante altre cose; Kakà accetterà, finalmente, la corte del Real Madrid (alla faccia dell'eterna fedeltà...); Ibrahimovic continua a "bussare a soldi" presso il suo presidente-papà e forse stavolta, finalmente, andrà via davvero (anche se nessuno lo pagherà mai come Paperone-Moratti); Diego Milito ha salutato Genova con l'ennesima doppietta; Quagliarella ha detto addio a Udine ("Ecchissenefrega!", direte voi...). Insomma, una tonnellata di melassa ha sommerso l'ultima giornata della Serie A 2008-2009. D'altra parte, era già tutto deciso e di qualcosa si doveva pur parlare e scrivere;
2) Il Bordeaux è diventato campione di Francia dieci anni dopo l'ultimo successo, interrompendo il dominio pluriennale del Lione, che non s'è nemmeno qualificato per la Champions League diretta (dovrà giocare i preliminari). Il titolo è meritatissimo e premia l'acume tattico e la maturità di un allenatore come Laurent Blanc, che s'è confermato anche in questo ruolo come l'uomo intelligente che già era quando calcava i campi di gioco. Il trionfo del Bordeaux è stato anche, o soprattutto, il trionfo di Yoann Gourcuff (sopra nella foto), autentico dominatore della stagione transalpina, premiato come miglior giocatore della Ligue 1 e, ormai, leader indiscusso anche con la maglia della Nazionale francese. Com'era ovvio, ma soltanto il Milan pensava al contrario, i Girondini hanno esercitato l'opzione di riscatto a loro favore, pagando i 15 milioni di euro ai rossoneri e acquistando definitivamente il cartellino di quello che potrebbe proporsi come il più forte centrocampista europeo dei prossimi cinque-sei anni;
3) Dopo i due spareggi con la terzultima di Bundesliga, il Norimberga ritorna nel massimo campionato tedesco, dopo un solo anno di assenza. E per gli appassionati si tratta di una bellissima notizia, poiché i rossoneri sono una tra le squadre di maggior prestigio e tradizione del calcio teutonico, secondi al solo Bayern Monaco per titoli conquistati (ben nove, oltre a quattro Coppe di Germania). Nel match casalingo di ieri, davanti ai quasi 47.000 spettatori del Frankenstadion, il Norimberga ha vinto per 2-0 (con prodezza di Christian Eigler ed ennesimo sigillo stagionale del capocannoniere Marek Mintal, qui sotto nella foto) contro l'Energie Cottbus, bissando il successo in trasferta dell'andata (0-3) e centrando così una meritatissima promozione. I rossoneri raggiungono in Bundesliga Mainz e Friburgo, già promossi al termine della stagione regolare;
4) Sempre in Germania, non si può tralasciare la vittoria del Werder Brema nella Coppa di Germania, 1-0 nella finale di Berlino contro il Bayer Leverkusen con bel gol dell'astro nascente Mesut Özil. Proprio il turco-tedesco è l'erede designato del brasiliano Diego, alla sua ultima partita con la spettacolare squadra allenata da Thomas Schaaf prima della sua partenza per Torino, sponda Juventus. Con questo successo il Werder Brema si assicura l'accesso all'Europa League (ex Coppa Uefa) anche per la prossima stagione, dopo essere arrivata in finale nell'edizione appena conclusa;
5) Una bella notizia, infine, è giunta ieri dal Brasile, dove Adriano (qui sotto, esultante, nella foto) ha "bagnato" con un gol di testa il suo esordio con l'amata maglia del Flamengo, nella vittoria per 2-1 contro l'Atletico Paranaense. L'Imperatore ha terrorizzato la difesa avversaria per tutti i 90 minuti disputati, nonostante la forma ancora precaria. E ciò può far capire quale potrà essere il suo impatto sul campionato brasiliano, una volta ritrovata la piena efficienza fisico-atletica. "Per ricominciare una nuova vita avevo bisogno di tornare a casa, vicino alla mia famiglia, respirare l'aria di Rio", ha dichiarato un Adriano di nuovo raggiante, mentre i 72.000 tifosi del Maracanà continuavano a osannarlo anche dopo il fischio di chiusura. Bentornato Imperatore! E speriamo bene.
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In tutti quei miei "finalmente" c'è anche dell'ovvia e amara ironia...
RispondiEliminaAnch'io sono contento per la promozione dei rossoneri perché in rosa hanno elementi che sono sprecati in Zweite Liga (vedi ad esempio Mintal)
RispondiEliminaE poi perché hanno un pubblico meraviglioso e ovviamente una grande tradizione.
Sul successo del Werder...che dire, trionfo meritato a mio avviso perché sono riusciti a dominare il Leverkusen e alla resa dei conti Wiese ha dovuto fare solo una vera parata (sul tiro da fuori area di Barnetta).
Ciao ;-)
Ciao Diego,
RispondiEliminati ho aggiunto ai miei link.
Ti aspetto su Football Eiffel!
Sì, kurbjuveit, il Norimberga in Bundesliga è a casa propria. A proposito di Werder, sai se con i soldi di Diego rinforzeranno ulteriormente la squadra? E in che modo?
RispondiEliminaPer Zizou: grazie. Ci vediamo su entrambi i blog.
Stando a quanto aveva dichiarato tempo fa Allofs ti direi di si...poi il calciomercato tedesco è sempre molto strano.
RispondiEliminaCi sono club che hanno tantissimo soldi da spendere per nuovi giocatori e magari fanno campagne acquisti ridicole!
Comunque il "sostituto" di Diego dovrebbe essere Marko Marin del Gladbach, giocatore giovanissimo ma che a me non convince proprio per nulla.