sabato 6 giugno 2009

la nazionale dei non giovani / 1

Di Diego Del Pozzo

Grande entusiasmo, da parte dei commentatori di regime, per la travolgente prestazione dell'Italia semi-sperimentale di Marcello Lippi contro le riserve delle riserve dell'Irlanda del Nord, nota potenza calcistica mondiale.
Devo dire che, comunque, la sgambatura è stata persino divertente, con azioni veloci, tocchi di prima e inevitabile bombardamento verso la porta del malcapitato quarto portiere nordirlandese (che ha anche parato un rigore a Pazzini). Il risultato finale di 3-0 poteva anche essere più rotondo.
La cosa che, però, mi ha colpito di più della serata pisana, al di là del positivo esordio del diciottenne Santon, è stata la presenza tra le file della nazionale italiana di tanti giocatori arrivati alla ribalta in età calcisticamente piuttosto avanzata dopo tanta gavetta nelle serie inferiori e/o con squadre di club assolutamente lontane dall'eccellenza europea, con conseguente mancanza di esperienza a quel livello. Esperienza che potrà fare la differenza in una manifestazione come il Campionato del Mondo, dove ti confronterai - per ripetermi - con l'eccellenza europea e mondiale.
Certo non possiamo pensare di andare a vincere nuovamente un Mondiale puntando su Gamberini, Legrottaglie, Mascara, Foggia (nella foto in alto), Pellissier, Palombo, Biagianti, Pepe, De Sanctis e compagnia cantante. Soprattutto se i vari Mascara e Foggia vengono convocati apposta per fare un dispetto ad Antonio Cassano, al cui posto mi sentirei leggermente preso per il culo da parte del nostro ineffabile commissario tecnico.

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