mercoledì 19 maggio 2010

libri: l'educazione sentimentale del "mourinho immaginario"

Di Diego Del Pozzo

In attesa di leggerlo con più attenzione, voglio segnalare in questa sede un libro che, a prima vista, mi sembra davvero stimolante e originale: s'intitola Mourinho immaginario. Una educazione sentimentale e l'ha scritto, per l'editore Limina, il ventisettenne Federico Mastrolilli, meglio noto ai lettori di blog calcistici con lo pseudonimo di El Senor Dionigi, principale animatore di Lacrime di Borghetti.
"Per sapere chi è davvero José Mourinho - si legge nella scheda di presentazione del volume - è inutile afferrarsi alla sua biografia, alla cronaca sportiva, alle opinioni degli addetti ai lavori. Serve un approccio diverso, libero, sfrenato, letterario, dadaista. Per tentare di ricostruire i percorsi che stanno dietro a questa figura, a questo dandy moderno che vive con ironia il proprio ruolo demiurgico, occorre allora abbandonare ogni velleità di continuità narrativa, per lasciarsi andare al fluire dell'aneddoto e apprezzare l'effervescenza sfuggente dell'epifania. Questo libro vuole allora ricomporre l'insieme dei frammenti che ne hanno contraddistinto la nostra conoscenza mediatica, offrendone però una chiave di lettura diversa, affettuosa e disincantata, senza preconcetti, senza pretese cosmiche, ma con amore per il dettaglio. Il suo più grande merito (e la sua grande novità) consiste nel metterci sempre la faccia, nel polarizzare l'attenzione su di sé, riuscendo a togliere ai calciatori l'amletico dilemma di essere individui responsabilizzati. Ecco allora che la sua apparente tirannia del protagonismo toglie, cristologicamente, la possibilità ai calciatori di commettere il peccato di pensare e di interrogarsi su se stessi. Mourinho fa squadra, fa società, fa anima. Nessuno, o quasi nessuno, lo aveva mai fatto prima. Serve faccia tosta per fare l'interprete di Sir Bobby Robson e presentarsi agli inventori del football come lo Special One. Così come serve faccia tosta per reggere ad armi pari la sapienza dialettica dei vari Ferguson, Capello, Lippi, per accusare gli avversari di finire la stagione con "zero tituli", per far entrare illegalmente il suo cane in Inghilterra pur di non sottoporlo a quarantena (o per chiamarlo Gullit...), o per accusare i giornalisti italiani di "prostituzione intellettuale". Così diverso dai colleghi e lontano dai luoghi comuni del calcio, deve molto al fatto di non essere un ex calciatore e quindi di poter quasi sabotare l'ambiente. Mourinho è il Grande Gatsby del mondo del calcio: tutti partecipano alla sua festa, ma nessuno può dire di conoscerlo davvero. Ma una cosa è certa: il calcio italiano è nelle sue mani, il circo gira intorno a lui. È arrivato il momento di capire perché, con questo pamphlet dissacrante e ironico, che vuole svelare il personaggio Mourinho come nessuno ha mai fatto prima".

Federico Mastrolilli, Mourinho immaginario. Una educazione sentimentale, Limina - 166 pagine, 19.90 euro.

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