venerdì 28 maggio 2010

ciao josè, peccato per come sei andato via...

Di Diego Del Pozzo

Soltanto un inguaribile egocentrico maniacale come José Mourinho poteva rovinare in questo modo la festa per la Champions League interista conquistata, principalmennte per merito suo, dopo ben quarantacinque anni di attesa. Insomma, volendo tacere di altro, lasciare lo stadio Santiago Bernabeu, pochi minuti dopo la cerimonia di premiazione, sull'auto di Florentino Perez è stata una imperdonabile mancanza di tatto, educazione e sensibilità nei confronti del presidente Massimo Moratti e dei tantissimi tifosi interisti che, in questi due anni, lo hanno addirittura idolatrato.
Adesso, il vate portoghese andrà al Real Madrid con l'ambizioso obiettivo di diventare "
il primo e unico allenatore capace di vincere la Champions League con tre squadre diverse" (parole sue!), schiavo della sua sfrenata megalomania e della sua irrefrenabile voglia di sfide sempre nuove. Chissà, però, magari José è destinato a fare come Ibrahimovic, che lo scorso anno lasciò in fretta e furia l'Inter per andare "in una squadra capace di vincere la Champions" (anche qui, parole sue!). Peccato, invece, che la "Coppa dalle grandi orecchie" l'abbia vinta quest'anno proprio la sua ex squadra...

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