mercoledì 2 settembre 2009

pensiero della settimana: era spalletti

Di Diego Del Pozzo

Le dimissioni di Luciano Spalletti da allenatore della Roma hanno soltanto ufficializzato una situazione che andava avanti, ormai, da quasi due anni. L'era del tecnico toscano sulla panchina giallorossa s'era già chiusa, in realtà, alla fine della Serie A 2007-2008, quando la sua Roma giunse a mezz'ora dalla conquista di uno scudetto che avrebbe avuto dell'incredibile. La giornata conclusiva di quel campionato, con le conseguenti polemiche romaniste sui favori arbitrali avuti dall'Inter nella seconda parte della stagione, ha messo la parola "fine" alle ambizioni della squadra di Spalletti, come se i giocatori e il loro tecnico fossero stati psicologicamente svuotati da quel traguardo sfiorato: giunti troppo vicini al sole, insomma, si sono bruciati le ali; e la spettacolare Roma spallettiana è rimasta nulla più che una meravigliosa incompiuta.

4 commenti:

  1. Personalmente sono contento di come il "signor" Spalletti sia stato liquidato dalla Roma, lo so, non sono sportivo ma a me non piacciono quelli che sputano veleno e si nascondono dietro la "schiettezza toscana".
    Al suo successore dico che è secondo me una splendida persona con una grande umanità (mi piacerebbe conoscerlo)e gli auguro di fare bene come in passato.

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  2. Certo che, però, a proposito di "sputare veleno", nemmeno il nostro amico portoghese scherza...
    Ciao.
    Diego

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  3. una squadra che gioca bene non è "una meravigliosa incompiuta", è l'essenza di questo sport e per almeno 2 anni quella squadra ha fatto divertire.
    federico

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  4. Caro Federico,
    direi che, più che far divertire, la Roma di Spalletti ha fatto letteralmente godere chi ama davvero il calcio.
    Ho parlato di "meravigliosa incompiuta" soltanto in relazione ai risultati ottenuti (incompiuta), mentre per il resto vale unicamente l'aggettivo "meravigliosa".
    Ciao e torna a trovarmi.

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