domenica 20 settembre 2009

il ritorno di michael owen e un grande ryan giggs

Di Diego Del Pozzo

Alla fine, è stato proprio lui a decidere il palpitante centocinquantatreesimo derby della città di Manchester: il redivivo Michael Owen.
L'attaccante ex Pallone d'Oro, principale scommessa estiva di sir Alex Ferguson, ha siglato al minuto 96 il bellissimo gol della vittoria per il suo nuovo club, il Manchester United, mostrando nuovamente quelle doti di opportunismo e velocità d'esecuzione che lo avevano reso famoso, prima dei tanti gravi infortuni subìti in questi ultimi anni.
Era entrato in campo al 23' del secondo tempo, Owen, ma ha saputo subito essere decisivo: e così, proprio grazie a lui, i Red Devils sono riusciti a battere il Manchester City con un incredibile 4-3 ben oltre lo scadere di quello che era stato il recupero prima annunciato dall'arbitro Atkinson, dopo che i Citizens avevano a loro volta ritrovato il pareggio (3-3) proprio al novantesimo minuto.
Il match dell'Old Trafford è stato bello e combattuto, giocato con straordinaria intensità da tutte e due le squadre, con in ballo una supremazia cittadina che quest'anno, Chelsea permettendo, potrebbe voler dire anche vittoria in Premier League. United e City, infatti, sono due grandi team, pronti, rispettivamente, a confermarsi ai vertici e a inserirvisi in maniera definitiva. La partita odierna, comunque, l'ha condotta quasi costantemente la squadra di sir Alex, ben guidata da un Ryan Giggs in forma smagliante (sembra che abbia sempre vent'anni!), autore di ben tre assist (compreso quello, sontuoso, del 4-3) e di una gara tutta corsa, tecnica, cervello e personalità: ancora una volta, è stato lui il "cuore" dello United, l'eterno ragazzino mancuniano doc - seppur di mamma gallese, per la quale ha scelto una nazionalità che, forse, gli ha fatto perdere almeno un paio di Palloni d'Oro e un Mondiale col National Team dei Tre Leoni - scoperto anni fa da Ferguson e trasformato nel simbolo glorioso di un'epopea di successi, unico trait d'union tra il primissimo Manchester vincente dell'allenatore scozzese e quest'ultimo ancora ai vertici, vent'anni dopo, in Inghilterra e in Europa.
In quanto al Manchester City, va sottolineato come abbia confermato la nuova solidità derivante da un calciomercato ancora una volta lussuoso ma finalmente pure razionale: soltanto la difesa, però, andrebbe registrata molto meglio rispetto a oggi pomeriggio, a meno che i Citizens non vogliano contare sempre sui miracoli di uno Shay Given anche ieri migliore dei suoi. Altra conferma, poi, è quella riguardante il manager: con tale patrimonio tecnico, infatti, il City necessiterebbe di un allenatore di ben altro livello tecnico e ben altro carisma - anche nei confronti degli arbitri - rispetto all'onesto Mark Hughes. Oggi, comunque, la seconda squadra di Manchester ha pagato pure l'assenza del suo giocatore più rappresentativo e più in forma, quell'Emmanuel Adebayor squalificato per tre turni in seguito all'inqualificabile comportamento tenuto durante il precedente match contro l'Arsenal: ci fosse stato il centravanti togolese, forse anche il derby di oggi pomeriggio sarebbe potuto finire in modo diverso.

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