domenica 13 settembre 2009

grande genoa, però...

Di Diego Del Pozzo

Una premessa indispensabile: il Genoa ha ampiamente meritato di vincere il match di stasera contro il Napoli, in particolar modo per la grinta e la determinazione con le quali ha affrontato il secondo tempo. Forse, il 4-1 finale può sembrare esagerato, ma la vittoria dei rossoblù non può essere oggetto di discussioni.
Detto ciò, però, diventa impossibile non commentare l'allucinante prestazione dell'arbitro Tagliavento, assolutamente inadeguato al livello della partita, che ha provato in tutti i modi a rovinare. Addirittura, grazie alla sua imbarazzante direzione di gara, a un certo punto del primo tempo si è quasi rischiato di far venir meno l'ultradecennale gemellaggio tra Genoa e Napoli, sicuramente uno tra i più saldi e sinceri del calcio italiano.
Ebbene, l'elenco delle nefandezze commesse dall'arbitro Tagliavento è lungo. Ecco le più eclatanti, in ordine cronologico, con la precisazione che i suoi errori hanno danneggiato tutte e due le squadre, però disorientandole inevitabilmente:
1) Criscito del Genoa non meritava di essere espulso, per un falletto e qualche parolina di troppo;
2) Dopo un precedente fallo del difensore azzurro Campagnaro (ex doriano) sul portiere genoano Amelia, con conseguenti proteste feroci dei giocatori e dei tifosi di casa, lo stesso calciatore del Napoli (ex doriano) veniva espulso immeritatamente, a distanza di una ventina di minuti, per aver in realtà subìto un fallo del genoano Sculli: oltre all'espulsione, decretata a furor di popolo e secondo le regole non scritte della compensazione, il Napoli subìva anche un inesistente rigore; e qui la partita svoltava (si era nel recupero del primo tempo e, così, si andava al riposo sul 1-1 e in dieci contro dieci, invece che sullo 0-1 e con l'uomo in più per la squadra di Donadoni);
3) L'azzurro Maggio veniva ammonito per quello che era chiaramente un grande intervento difensivo, in scivolata sul pallone (deviato in calcio d'angolo);
4) L'altro azzurro Aronica veniva espulso per aver semplicemente assistito a un tuffo in area di un attaccante genoano: Napoli in nove uomini, ancora calcio di rigore e Genoa sul definitivo 4-1.
La squadra di Gasperini, comunque, ha mostrato, ancora una volta, una straordinaria qualità di manovra e una enorme sicurezza nei propri mezzi. L'allenatore rossoblù, da parte sua, ha letto a meraviglia la partita, sostituendo Sculli prima di un'espulsione che sarebbe stata inevitabile di lì a poco (era nervosissimo e l'arbitro lo aveva già graziato sull'azione del primo rigore inesistente), facendogli subentrare il poi decisivo Palacio e facendo inoltre entrare il grande Hernan Crespo, a sua volta decisivo. Dall'altra parte, invece, Donadoni non ha mostrato altrettanta duttilità e capacità di lettura, ritardando l'ingresso in campo di Lavezzi - inspiegabilmente escluso, in una partita di tale importanza - per un inadeguato Pià e segnalandosi per altre scelte piuttosto discutibili. A ciò, poi, si aggiunga la consueta fragilità mentale dei giocatori, ancora una volta - come a Palermo - partiti alla grande e poi persisi quando il clima della contesa s'è fatto arroventato.
Insomma, per il Genoa attuale capolista della Serie A, con Juventus e Sampdoria, l'esame è stato brillantemente superato. Lo stesso, certamente, non può dirsi per un Napoli ancora una volta rimandato a tempi migliori.

2 commenti:

  1. Ciao Diego, personalmente, sono sconfortato dagli arbitraggi sin qui visti.. mi permetto di criticare anche le scelte fatte dall'arbitro nel match immeritatamente vinto dalla juve, devo dire che di questo passo il titolo lo vincerà si la juve ma con il solito sistema.

    RispondiElimina
  2. Ciao Sergio,
    non so se è peggio la totale inadeguatezza di arbitri come il Tagliavento di ieri sera o la sudditanza psicologica - non voglio parlare (ancora) di aperta malafede - di coloro che continuano spudoratamente a favorire le tre "grandi" (non soltanto la Juve, spero che converrai con me...).
    Comunque, finora la "cura" di Collina designatore è stata davvero deludente. Speriamo bene per il futuro prossimo.

    RispondiElimina