mercoledì 18 febbraio 2009

il vero tifoso

Di Diego Del Pozzo

Fa sempre piacere imbattersi in testimonianze come quella che ho trovato questa settimana nella rubrica della posta del Guerin Sportivo.
Un lettore della provincia di Ferrara, il ventenne Marcello Bellini, in una bella lettera al curatore Andrea Aloi riesce, infatti, a distillare - quasi come un novello Nick Hornby - l'essenza stessa del tifo calcistico più puro e sincero, o meglio un suo aspetto assolutamente rilevante. "[...] Mi fa ridere, caro Andrea, che tanti - scrive il buon Marcello - considerino il calcio uno spettacolo: non guardo le partite dell'Inter perché è carino, non penso: 'cosa guardo? Inter-Genoa o il dottor House?'. Non guardo le partite per divertimento, le guardo per una sorta di dovere morale. Quante partite siamo costretti a vedere noi interisti, juventini, napoletani, magari inutili o di Coppa Italia o amichevoli o partite finali di un Campionato che ci ha visti comprimari? Cosa ce lo fa fare? Dubito che sia per il puro aspetto ludico, bensì per il fatto di 'doverle vedere'".
In realtà, da parte mia credo che l'aspetto ludico abbia, invece, una sua importanza, quando la tua squadra del cuore non è direttamente coinvolta: per esempio, qualche settimana fa mi sono divertito fin quasi alle lacrime assistendo allo spettacolo offerto dal Cagliari di Allegri a Torino contro la Juve. Ovviamente, lunedì sera, di fronte ad analogo spettacolo offerto dal "mio" Arsenal in F.A. Cup l'atteggiamento verso il match è stato molto diverso.
Ed è persino inutile sottolineare il godimento puro, certamente non di carattere estetico, che proverei di fronte a una pessima prestazione del Napoli conclusa, però, con una striminzita vittoria per 1-0, magari sul campo di una grande del nostro calcio: in quel caso, al di là del giudizio più o meno negativo che, criticamente, mi farei sulla prestazione della mia squadra, l'apprezzamento per la qualità dello spettacolo sarebbe certamente l'ultima cosa alla quale penserei. Così come è altrettanto inutile sottolineare che tra un pessimo e persino inutile Napoli-Chievo e un avvincente e probabilmente spettacolare Inter-Juventus o Roma-Fiorentina non avrei dubbi su quale partita vedere: la mia squadra, infatti, avrebbe bisogno di me e, da parte mia, non potrei mai lasciarla da sola di fronte al suo destino.

Nessun commento:

Posta un commento