domenica 23 maggio 2010

champions league: l'inter di mourinho entra nella leggenda

Madrid, Stadio Santiago Bernabeu, sabato 22 maggio 2010
Finale della Champions League 2009-2010

Bayern Monaco - Inter 0-2
(Diego Milito al 35' e al 70')

BAYERN MONACO (4-4-1-1): Butt - 7; Lahm - 6, Van Buyten - 4, Demichelis - 4, Badstuber - 4.5; Robben - 7, Van Bommel - 5, Schweinsteiger - 5.5, Altintop - 5.5 (dal 18' s.t. Klose - 5.5); Mueller - 7; Olic - 5 (dal 38' s.t. Gomez - s.v.)
Riserve: Rensing, Contento, Gorlitz, Pranjic, Tymoshchuk
Allenatore: Louis van Gaal - 6.
INTER (4-2-3-1): Julio Cesar - 7; Maicon - 6.5, Lucio - 8, Samuel - 8, Chivu - 6 (dal 23' s.t. Stankovic - 6.5); Zanetti - 7.5, Cambiasso - 8; Eto'o - 7.5, Sneijder - 7.5, Pandev 6.5 (dal 33' s.t. Muntari - 6); Milito - 9 (dal 46' s.t. Materazzi - s.v.)
Riserve: Toldo, Cordoba, Mariga, Balotelli
Allenatore: José Mourinho - 8.5.


INTER CAMPIONE D'EUROPA!!!

4 commenti:

  1. Il post celebrativo dell'Inter Campione d'Europa fa onore a questo blog e lo distanzia per qualità e serietà da molti blog e siti "tifosi" o partigiani in giro per il web, in cui è la simpatia/antipatia ad orientare le analisi. La linea editoriale di questo bel blog appassionato (come da "testata") e competente, nel suo primo anno e mezzo di vita, non è mai stata tenera con gli eccessi di Mou, pur riconoscendone ripetutamente i meriti. Non per questo il suo curatore ha mancato di celebrare le vittorie di una squadra e di un tecnico che, comunque sia, lasceranno il segno nel calcio italiano.
    Onore ai campioni d'Europa da un tifoso del Napoli che sabato sera ha assistito con crescente ammirazione alla classe di Milito, all'orgoglio di Zanetti e, devo dirlo, anche alle lacrime di Muorinho.
    A presto.
    Pippo
    PS come faremo senza campionato? per fortuna ci sono i mondiali...

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  2. Ciao Diego, tutti a celebrare la grande tripletta della mia squadra e dello "special one"! Nessuno però si sofferma sulla "codardia" di Mourinho che avrebbe dimostrato di essere lo "special one" e zittito un cog####e qualsiasi come me se fosse rimasto.. già perchè la vera sfida non è andare al Real Madrid o in un'altra squadra e ripetersi ma bensì restare e tentare di ripetersi con l'Inter! Ma posso capirlo, dopotutto quello che ha portato a termine con un discreto contributo non è così facile da ripetere nello stesso posto, però resta il fatto che avrebbe dimostrato carattere e caparbietà restando e non fuggendo da vincitore come ha fatto.. lacrime da coccodrillo le sue, probabilmente per un mal di stomaco procurato da una paella digerita male, ecco cos'erano, altro che lacrime di tristezza! No, non sono un tifoso frustrato dal fatto che lui non è restato, sono contento che sia andato.. di vincenti così ne è piena la terra intera, Guardiola è un vincente vero, lui è rimasto per tentare di ripetersi con il Barça e gli è mancato tanto così per riuscirci.
    Chiedo scusa per lo sfogo amaro ma non sopporto i tifosi interisti che elogiano il solito mercenario (vedi Ibra!).

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  3. Anch'io mi complimento per la pubblicazione di questo post celebrativo, caro Diego!

    Sabato sera ero commosso, come mai forse prima per eventi calcistici. Neanche per le vittorie mondiali dell'Italia ho vissuto emozioni così intense. Il fatto è che sono cresciuto da piccolo con il mito dell'Inter mondiale di Helenio Herrera, ma i miei ricordi diretti risalgono a una fase già discendente di quella mitica Inter. In particolare, il mio primo nitido, anzi indelebile ricordo televisivo che ho dell'Inter è quello di una finale persa 2-1 con il Celtic, dopo essere stati in svantaggio, con corredo delle battutaccie di un amico milanista. Non solo prima di sabato non avevo cioè mai visto vincere la Champions da parte dell'Inter (come molti altri), ma per giunto il mio primo ricordo è quello di una bruciante sconfitta in una finale di Champions ...

    Molti, per me, i motivi di commozione. Moratti padre che passa idealmente le consegne a Moratti figlio; capitan Zanetti che dopo 15 anni e 700 partite e 15 anni di attesa fedele vince finalmente la sospirata coppa dalle grandi orecchie; quel gran giocatore di Et'ò che accetta di sacrificare il suo ruolo di goleador finalizzatore, per fare un lavoro oscuro ma utilissimo alla squadra; Pandev che fino a dicembre aveva smesso di essere un giocatore, Chivu che a gennaio a rischiato di non giocare più; la gioia di Snejder, scartato dal Real Madrid; la gloria meritata e tardiva di un fuoriclasse come Milito, genio oscuro reduce da tanta gavetta, prima di quest'anno dimenticato da tutte le grandi squadre.

    Quanto a Mourinho, il grande allenatore che ci ha fatto riscoprire la mentalità vincente in Europa, dandoci un'organizzazione, una motivazione e una consapevolezza che prima non avevamo. Beh, il grande Mou meriterebbe un discorso a parte: aspetto, Diego, un post su di lui, per intervenire. Per ora mi limito a dire che per me le sue erano lacrime vere...

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  4. Per me, la vera storia di questa finale è quella di Javier Zanetti, primissimo acquisto dell'era morattiana e simbolo vivente di questa epoca dell'Inter. Devo dire che è stato davvero bello vedergli sollevare la coppa, sapendo tutto ciò che ha passato, in 15 anni e 700 partite, prima di poterlo fare.
    In quanto a Mourinho, anche secondo me le sue lacrime erano vere. E mi riprometto di dedicargli una riflessione approfondita in questi giorni.
    A questo proposito, approfitto per scusarmi con tutti i lettori per aver un po' trascurato il blog in quest'ultimo mese, a causa dell'arrivo del mio secondo bimbo e di un po' di impegni lavorativi extra. Purtroppo, questo rallentamento è coinciso con la fase culminante della stagione calcistica.
    Mi impegnerò, comunque, fin dai prossimi giorni, per recuperare il tempo perduto...
    Ciao a tutti e grazie sempre per le vostre belle parole.

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