Quella disputata ieri a Wembley, comunque, è stata una finale bella e combattuta, ricca di occasioni da gol e capovolgimenti di fronte, con un Chelsea dominante ma davvero sfortunato nel corso di un primo tempo che gli vede colpire addirittura cinque volte i legni della porta difesa da James. I Pompeys, però, escono meglio dei rivali dagli spogliatoi e, dopo undici minuti dall'inizio della ripresa (56'), si conquistano una occasione enorme per capovolgere il pronostico: un calcio di rigore che, purtroppo per loro, Kevin-Prince Boateng calcia malissimo facendoselo parare da un comunque ottimo Peter Cech (autore anche di un paio di altri interventi decisivi). L'episodio negativo distrugge il morale del Portsmouth che, non a caso, viene punito appena tre minuti dopo (59') da una punizione forte e angolata di Didier Drogba, il quale trova lo spiraglio giusto attraverso la barriera e sorprende James. Nel finale c'è spazio ancora per un rigore stranamente fallito da Frankie Lampard, per qualche perdita di tempo di troppo dei Blues e per gli orgogliosi ma sterili tentativi di un Portsmouth che, in ogni caso, esce a testa altissima dalla F.A. Cup Final 2009-2010, riscattando in parte la stagione che lo vede retrocedere amaramente dalla Premier League in Championship, peraltro sotto una montagna di debiti che potrebbe fargli subìre una forte penalizzazione all'inizio del prossimo campionato.
Col successo in Coppa d'Inghilterra, invece, il Chelsea chiude "alla grande" una stagione che avrebbe potuto essere estremamente negativa dopo l'eliminazione in Champions League da parte dell'Inter dell'ex José Mourinho. Inoltre, Carlo Ancelotti riesce - con la sola forza del lavoro e dei risultati - a conquistare, finalmente, il cuore dei suoi nuovi tifosi che, nei minuti conclusivi della vittoriosa finale di Wembley, gli dedicano i meritati "cori personalizzati" coniati soltanto per gli idoli autentici. Adesso, però, in estate ci sarà da lavorare, per ringiovanire un po' la squadra, rafforzarla e puntare a quello che resta il vero, grande obiettivo del patròn Roman Abramovich: il titolo di campioni d'Europa.
Nessun commento:
Posta un commento