lunedì 17 maggio 2010
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storie del presente e del passato, miti e nomi dimenticati, analisi e punzecchiature, libri e film
Quarta di copertina
Il rapporto tra Bruce Springsteen e il cinema è affascinante e complesso. E non può essere ridotto alla presenza del rocker del New Jersey nei film, in veste di attore o autore di brani da colonna sonora, come accade per Elvis, Beatles, Rolling Stones, Dylan o Bowie. Il caso di Springsteen è diverso, persino unico, per la profonda influenza che il patrimonio culturale del cinema americano ha esercitato sulla sua scrittura estremamente “visiva”; ma anche per come egli stesso ha ispirato tanti film e cineasti con “pezzi di immaginario” derivanti dalla sua produzione. Si è di fronte, dunque, a un rapporto fortemente empatico e assolutamente paritario, fatto di un “prendere” dal cinema ma anche di un generoso “dare” all’immaginario popolare americano. Il libro curato da Del Pozzo ed Esposito ne ripercorre le tappe e, con ulteriori approfondimenti (Tricomi e Maiello) e un’ampia analisi iconologica (Morra), ne restituisce la ricchezza e l’assoluta originalità.
I curatori
Diego Del Pozzo, giornalista e critico, è autore del libro Ai confini della realtà. Cinquant’anni di telefilm americani (Torino, 2002) e dei testi del volume fotografico di Gianni Fiorito Scenari. Dieci anni di cinema in Campania (Napoli, 2006). Ha curato con Vincenzo Esposito Rock Around the Screen (Napoli, 2009). Ha pubblicato numerosi saggi in volumi collettivi, enciclopedie, cataloghi di festival, riviste specializzate. Collabora col quotidiano Il Mattino e fa parte del comitato editoriale della rivista Quaderni di Cinemasud. Insegna Comunicazione pubblicitaria presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli (indirizzo Fotografia, Cinema, Televisione).
Vincenzo Esposito, storico del cinema, è autore di una monografia su Alf Sjöberg (Roma, 1998) e di un libro sul cinema svedese, La luce e il silenzio (Napoli, 2001). Ha curato con Diego Del Pozzo il volume Rock Around the Screen (Napoli, 2009). Ha pubblicato molti saggi in volumi collettivi e riviste specializzate. Dirige l’Italian Film Festival di Stoccolma. Insegna Teoria e Analisi del Cinema all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Recensioni
Domenica scorsa sono passato dal centro di Milano: non ho mai visto così tanta esultanza tra i tifosi dell'Inter nei precenti tre scudetti vinti sul campo. Io stesso non sono stato in precedenza così emozionato per uno scudetto dell'Inter, neanche a quello vinto a Parma, sempre all'ultima giornata.
RispondiEliminaSenza alcuna ironia, un sincero ringraziamento a una splendida Roma, mai così tosta con Spalletti, mai doma fino all'ultimo, una Roma che con una grande rimonta a un certo punto ci ha superato e ha seriamente sfiorato un clamoroso scudetto. E' grazie a questa Roma che questo scudetto, che dopo altri tre rischiava di essere un po' insipido, ha assunto un sapore così forte e gustoso.
Grazie a Ranieri e alla Roma!
E arrivederci al prossimo Capionato ;-)
Come al solito sei sempre estremamente sportivo. Anche se, vista l'ora alla quale hai scritto questo commento, posso anche pensare a un atto scaramantico, in vista della finale madrilena.
RispondiEliminaE a questo proposito, complimenti davvero per una squadra che, ormai, è entrata di diritto nella leggenda del calcio mondiale!