(www.corrieredellosport.it - 12 aprile 2010)
Un viaggio che parte dal 1919, da una partita giocata a Belfast sullo sfondo dei conflitti esistenti tra l'Irlanda e l'Inghilterra, e che si snoda in 37 racconti, passando dai saluti romani dell'Italia di Pozzo, campione del Mondo nel 1934 e 1938, fino al pugno chiuso di Sollier, dalla "Prima guerra del football" scoppiata tra El Salvador e Honduras agli scontri di Zagabria tra Dinamo e Stella Rossa, dalla rivalità calcistica e religiosa tra i due squadroni di Glasgow, Rangers e Celtic, fino alla recente crisi politica tra Algeria e Egitto, innescata dallo spareggio per il Mondiale.
Tanti protagonisti e tanti fatti più o meno conosciuti (le mani fracassate di Ducadam portiere della Steaua Bucarest, il maoismo di Breitner, la morte per un autogol di Escobar e quella misteriosa di Sindelar), a ricordarci come il calcio - lo sport più popolare del mondo - sia un fenomeno sociale a qualsiasi latitudine, utilizzato a volte per affermare il proprio potere o per cercare il consenso, altre invece come mezzo di protesta.
Vincenzo Paliotto, L'altro calcio. Storie di football e politica, L'Albero Laboratorio Editoriale - 144 pagine, 10 euro.
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