Sì, perché il successo casalingo di ieri sera sul Barcellona campione d'Europa e del mondo in carica - il sesto consecutivo nella Champions League di quest'anno - è la prova finale della mutazione europea che ha interessato l'Inter da quattro-cinque mesi a questa parte, grazie alla piena integrazione degli innesti di qualità giunti col mercato estivo per espressa volontà dell'allenatore e, soprattutto, grazie al carattere d'acciaio e all'inesauribile voglia di vincere che Mourinho è riuscito a trasmettere ai suoi uomini (qui, nella foto, il gol del 2-1 siglato da Maicon). Certo, per avere la meglio sul Barcellona c'è voluta anche la prova piuttosto opaca dei catalani, che hanno giocato come sanno soltanto per una ventina di minuti nel primo tempo e negli ultimi quindici minuti di gara, peraltro senza poter mai contare sui decisivi apporti delle due stelle Messi e Ibrahimovic, entrambi assenti ingiustificati. E va ammesso, per onestà e dovere di cronaca, che per ottenere il prezioso 3-1 col quale i nerazzurri si affacceranno tra una settimana al Nou Camp, sono stati determinanti pure i due gravi errori arbitrali dell'arbitro portoghese Benquerenca - connazionale di Mourinho, dunque - che la UEFA, non troppo saggiamente, ha designato per questa gara: la rete di Diego Milito (3-1) è stata, infatti, segnata in evidente fuorigioco, così come, nei minuti finali, non è stato sanzionato col sacrosanto calcio di rigore un netto fallo da dietro di Sneijder su Dani Alves in piena area nerazzurra. D'altra parte, anche nella gara d'andata degli ottavi di finale, contro il Chelsea, l'Inter aveva beneficiato di un paio di clamorose sviste arbitrali. E pensare che proprio Mourinho è, forse, l'allenatore di vertice che si lamenta con maggiore regolarità dei torti arbitrali, veri o presunti...
Comunque, la fortuna bisogna anche sapersela meritare. E l'Inter di ieri sera ha certamente meritato più del Barcellona di portare a casa il risultato: per grinta, ordine tattico, spirito di sacrificio, forza di volontà, "fame" di grandi successi (come ben sintetizzato da Roberto Baggio, presente in tribuna...), capacità di reagire immediatamente allo svantaggio iniziale (appena dieci minuti, infatti, per pareggiare con Sneijder la rete dello 0-1 di Pedrito). Al ritorno, in ogni caso, per i nerazzurri sarà dura; e fa benissimo Mourinho a tenere sulla corda i suoi, continuando a sottolineare come, ancora adesso, le due contendenti abbiano il cinquanta per cento di possibilità a testa di passare il turno.
Anche perché Pep Guardiola - che, in quasi due anni sulla panchina blaugrana, non aveva mai perso una gara con due gol di scarto - e i suoi giocatori sono apparsi a dir poco arrabbiati al fischio finale e, pur con l'eleganza e la signorilità che caratterizza il club catalano, le hanno in pratica già promesse agli interisti: "Al Nou Camp - ha sibilato, infatti, il Pep nel dopogara - i novanta minuti possono essere molto, molto lunghi. E noi cercheremo di segnare più dei due gol che ci servono per ribaltare il risultato. Per quanto riguarda Messi, poi, sono sicuro - ha risposto ai giornalisti che lo interrogavano sulla scialba prestazione della sua star - che di lui vi accorgerete tutti nel match di ritorno...". Ma, in ogni caso, come dimostrato dalla grande partita di ieri sera, se c'è una squadra in grado di eliminare questo Barcellona dalla Champions League 2009-2010 questa squadra si chiama Inter e il suo condottiero José Mourinho.
Se Milito è Milito allora dopo 10 minuti gli è stato fischiato un fuorigioco inesistente che valeva un gol o quasi, la partita non è stata perfetta perchè dopo 15 minuti in cui sembrava di rivedere l'inter di Londra abbiamo preso gol in contropiede (e dire che maxwell discese così con Noi ne faceva poche) tutti i maggiori quotidiani auspicavano bunker e inneggiavano a Balotelli; come sono antiquati e speriamo di venderlo bene il Cassano di Noialtri, senza offesa per quello vero che col suo pubblico non litiga Mai, Balo a momenti viene malmenato (giustamente per chi ha sofferto a vederlo così molle in campo).
RispondiEliminaL'inter ha meritato punto, sbavature e rigori non dati sono dettagli(magari Noi si faceva poi il quarto e mica è detto che si segnino tutti i rigori decisivi, vedi floccari) i detrattori dello special one si devono rassegnare: è il migliore.
P.S. se vuoi possiamo approfondire:-))
Senatore
Scusa Senatore ma l'Inter è storicamente famosa per svendere i suoi talenti (vedi Boninsegna, Pirlo.. ti bastano?) e ritrovarsi infinocchiata quasi ogni volta. e poi facciamola finita con il "dramma" Balottelli, in fin dei conti è un ragazzino.. guardiamo piuttosto giocatori fallimentari come Muntari (70" di tragedia a Catania!)o come Arnautovic (non ho ancora capito se giocherà mai!).
RispondiEliminaAbbiamo vinto ma francamente come spesso ci capita, non vinciamo come faceva il Milan di Sacchi o di Capello.. convincendo e senza aiuti arbitrali, io spero che si vinca questa champions ma so già che i detrattori (come li chiami tu) di Mourinho avranno da dire e con notevoli e giustificate argomentazioni. E poi, è il migliore di chi?? Avevamo un vantaggio impressionante sulla Roma e guarda com'è la classifica ora.. io Mourinho non lo trovo così speciale, anzi è molto irritante e arrogante.. preferirei essere "odiato" per i risultati sul campo anzichè per le sue polemiche da bar sport! Sai cosa penso? Che se per sentirci forti abbiamo bisogno di un pagliaccio come lui.. vuol dire che la mentalità dei vincenti ancora non ci appartiene e smettiamola di dare a lui dei meriti che francamente arrivano da più lontano.
no, no, no, brotha qui si equivoca. Il merito di Mourinho è di averci messo definitivamente sulla mappa dell'Europa che conta (indipendentemente da come finirà). Il merito di Mourinho è di aver fatto crescere l'ambiente Inter fino a lievitare al rango di Grande Squadra. Il merito di Mourinho è quello di aver reso molto appetibile il desiderio di vestire la maglia nerazzura (eccezion fatta per un bulletto bresciano). Il merito di Mourinho è quello di aver squarciato l' ipocrisia nazional-pallonara e capisco che a molti, moltissimi questo non vada giù; abituati a leccare piedi per un minimo favore vedere uno che dice pane al pane e vino al vino provoca un cortocircuito mentale impossibile da reggere e quando qualcuno ("il Potere ?") gliela fa pagare eccoli risorgere con la massima italiota "se stava zitto tutto questo non capitava".
RispondiEliminaA me non sembra un pagliaccio ma un grandissimo condottiero che passando dalle tattiche di Von Clausewitz al carisma di un Bono Vox riesce ad ottenere più del massimo dal materiale a sua disposizione, senza infrangere le regole (quelle scritte, non quelle non-scritte da consorteria mafiosa).
E alla fine tra il vincere tutto o niente c'è sì una grande differenza ma in ogni caso resta la consapevolezza di poter andare dovunque a testa alta.
I miei omaggi
Cruyff
a scanso di equivoci, quando parlo di leccapiedi non mi riferisco ai portatori di opinioni diverse dalle mie che incontro in ufficio, per strada o in questo blog ma intendo quei giornalisti carto-televisivi fedeli al moggismo.
RispondiEliminaIn fede
Cruyff
Non ho equivocato e comunque, nonostante non condivida i meriti che tu attribuisci a Mourinho.. devo ammettere che mi piace come argomenti le tue rispettabili opinioni.
RispondiEliminaCi terrei moltissimo che l'Inter vincesse questa champions, soprattutto per un tifoso a me molto caro.