La cosa divertente è che mi sono imbattuto in questo libro, sugli scaffali di FNAC, assieme al mio amico Alberto, reduce (da appena una decina di giorni) dallo stesso tipo di viaggio a Londra che l'ottima Gabriella Greison ha messo nero su bianco in questo suo Prossima fermata Highbury. E in entrambi i casi, Alberto e la Greison, s'è trattato evidentemente di viaggi appassionati, stadio per stadio, fermata della metro dopo fermata della metro.
Nelle pagine del suo libro, comunque, Gabriella Greison riesce a disegnare una vera e propria mappa ideale di quella che deve necessariamente essere considerata come la capitale mondiale del calcio: una mappa che si snoda attraverso ben ventidue stazioni "calcistiche" dell'Underground londinese, trasformandole in scenari perfetti per altrettanti racconti veri di vita e di calcio, ulteriormente arricchiti dalle testimonianze dirette di alcuni protagonisti italiani che hanno avuto la fortuna di confrontarsi col football d'Oltremanica (tra gli altri, Gianluca Vialli, Gianfranco Zola, Damiano Tommasi). Ma, soprattutto, arricchiti dalla presenza maestosa e poetica degli autentici protagonisti del libro: stadi mitici come - volendone citare solo alcuni - White Hart Lane, Upton Park, Stamford Bridge, Craven Cottage, Wembley, Emirates Stadium e, ovviamente, il "defunto" Highbury.
Gabriella Greison, Prossima fermata Highbury, Scritturapura Editore - 118 pagine, 13 euro.
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