sabato 9 gennaio 2010

coppa d'africa di sangue: aumentano i morti

Di Diego Del Pozzo

La situazione in Angola sta diventando sempre più tragica, man mano che passano le ore. Pur tra notizie ancora frammentarie, che si rincorrono e smentiscono in maniera confusa e contraddittoria, il numero dei morti causati dal vile attentato di ieri contro l'autobus che trasportava la nazionale del Togo sarebbe salito, infatti, a tre: all'autista, si sarebbero aggiunti anche l'allenatore in seconda Abalo Amélété e l'addetto stampa Stan Ocloo. Sarebbe in gravissime condizioni, quindi, il portiere di riserva Kodjovi Obilalè (qui nella foto), appena giunto in un ospedale sudafricano dov'è stato trasferito d'urgenza per avere un'assistenza più accurata.
L'attentato è stato rivendicato dai guerriglieri del Flec (Fronte Liberazione Enclave Cabinda), che lottano per l'indipendenza della Cabinda, la regione a nord del Paese, oltre il fiume Congo, ricchissima di petrolio, da anni in lotta per la secessione dall'Angola, alla quale fu unita dopo la "Rivoluzione dei Garofani" in Portogallo che diede l'indipendenza alle colonie portoghesi in Africa...Appare persino ovvio l'obiettivo dei terroristi di sabotare la Coppa d'Africa, per fare pressione sul governo di Luanda e ottenere una visibilità internazionale. Tra l'altro, nella loro rivendicazione i guerriglieri hanno annunciato che "questa operazione non è che l'inizio di una serie di attacchi che si susseguiranno nell'insieme del territorio della Cabinda", definito sinistramente "territorio di guerra".
E, tra l'altro, proprio in questa regione sono previste le gare di primo turno anche di Costa d'Avorio e Ghana, due tra le nazionali più forti e ricche di talenti dell'intero Continente africano. Sarebbero già partite, infatti, le forti pressioni di alcuni importanti club europei su queste e altre federazioni africane, per far rientrare i rispettivi giocatori. Intanto, molti calciatori del Togo - che ha confermato il ritiro dalla Coppa d'Africa - sarebbero già in aeroporto, per fare rientro nel loro Paese o in Europa: come, per esempio, la "stella" della squadra, il centravanti Emmanuel Adebayor, del quale l'attuale club di appartenenza, il Manchester City, ha già annunciato sul proprio sito ufficiale il rientro in Inghilterra.

1 commento:

  1. Ma queste nazionali africane meritano di partecipare all'imminente Campionato del mondo? Non per i calciatori,ci mancherebbe altro, ma per la violenza dei sostenitori. Lasciamo a casa l'Irlanda,la Russia ed altre compagini di vecchia tradizione e storia calcistica per dover poi assistere a tali atti di delinquenza. Sinceramente non lo so.

    RispondiElimina