sabato 4 settembre 2010

estonia-italia 1-2: il talento serve sempre...

Di Diego Del Pozzo

La partita di ieri sera vinta in casa dell'Estonia - match inaugurale delle qualificazioni per gli Europei di Polonia-Ucraina 2012 - ha dimostrato in maniera ancora più chiara ciò che era stato evidentissimo già durante il ridicolo Mondiale sudafricano della Nazionale italiana: il talento individuale serve per sbloccare e magari vincere quelle gare nelle quali s'incontrano difficoltà di ordine tattico, psicologico o fisico-atletico; per questo motivo, è sempre meglio averne a disposizione in rosa, piuttosto che privarsene senza motivazioni plausibili.
Non so se l'Estonia di ieri sera fosse più o meno forte della Nuova Zelanda incontrata in terra sudafricana prima dell'estate. Ciò che so è che l'Italia di Prandelli, in particolare nel primo tempo, somigliava tremendamente all'ultima di Lippi. L'unica vera, grande differenza è stata, però, la presenza, nell'attuale versione, di Antonio Cassano, escluso per ripicche personali dalla trasferta iridata. Ebbene, ieri a Tallinn, la presenza di un Cassano poco più che sufficiente ha fatto tutta la differenza esistente tra un pareggio e una vittoria, prima impattando il gol estone con un colpo di testa da centravanti puro e poi assistendo la decisiva rete di Bonucci con un passaggio smarcante di tacco. Il tutto in soli due minuti del secondo tempo, come si conviene al genio autentico...

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