Nonostante ciò sia apparso abbastanza evidente a tutti gli osservatori neutrali, però, il vate lusitano è riuscito a infettare col suo delirio di onnipotenza l'intero stadio milanese, trasformandolo per l'occasione in una vera e propria Plaza de toros, ribollente di cattiveria e nevrosi diffusa: insomma, uno stadio sull'orlo - se non oltre - di una crisi di nervi. E, sul terreno di gioco, ovviamente c'era una squadra (quella nerazzurra) parimenti sull'orlo - se non oltre - della medesima crisi di nervi.
Tagliavento - arbitro che su questo sito è stato anche contestato duramente in occasione degli scempi di Genoa-Napoli - è riuscito a portare a termine nel migliore dei modi una gara che, a causa della scorrettezza e della maleducazione di Mourinho, s'era fatta difficilissima, dimostrando grande personalità e altrettanto sangue freddo. A tale proposito, mi sento di sottoscrivere alla virgola quanto scritto da Fabrizio Bocca nel suo commento presente nelle pagine sportive del sito de La Repubblica: "[...] Se nel derby l'arbitro Rocchi aveva sbagliato completamente l'impostazione del match - e lo disse il mondo intero - Tagliavento si è trovato ad arbitrare in una gabbia di matti ed è riuscito comunque a cavarsela benissimo. Non ha sbagliato, non ha condizionato lui la partita. In queste condizioni cercare di mettere ordine, di tenere tutti calmi è quasi impossibile. Erano tutti assatanati, stravolti, indemoniati. Sembrava quasi che l'intero stadio aspettasse un altro piccolo errore per poter sbranare l'arbitro, cui dovrebbe andare adesso anche un po' di solidarietà non solo della sua categoria ma di tutto il calcio. Non si può oggettivamente arbitrare in una situazione del genere ed è già un miracolo arrivare in fondo alla partita. Insopportabili le tensioni e le pressioni. Se gli arbitri domenica prossima decidessero di scioperare potremmo dar loro torto? [...] Il calcio-corrida non è ammissibile. Se una squadra - l'Inter nel caso - entra in campo e gioca un calcio stravolto - tutto fisico, nervi e intimidazione - questo è il presupposto di una guerra non di una partita di calcio. Se il suo allenatore, José Mourinho, trascorre tutto il tempo a fare l'indemoniato a bordo campo, molti vedranno in lui il grande leader che sicuramente è (non c'è bisogno di dimostrarlo: è un numero 1, non gli basta saperlo?), io personalmente ci vedo solo un atteggiamento pericoloso. Da condannare senza mezzi termini e senza paura. Ma quando mai si è visto un allenatore che guarda in direzione della telecamera e incrocia i polsi a significare le manette per l'arbitro? Quali sono le sue responsabilità dirette nella corrida in campo? Come si schiererà adesso Moratti? Lo difenderà o finalmente gli dirà di darsi una calmata? Se l'intero campionato viene trascorso in polemiche, veleni, dispetti e ripicche tra presidenti e allenatori, come è successo in questa settimana e nell'immediata vigilia di questo Inter-Samp, cosa ci si può aspettare, se non il peggio? Se a nemmeno uno, uno solo nel calcio italiano, è rimasto un po' di rispetto verso l'altro, un po' di senso dello humor, il piacere di stringere la mano all'avversario (non il nemico, l'avversario), il saper perdere una partita senza pensare a un complotto, il saper accettare serenamente le decisioni di un arbitro, non c'è più una partita di pallone da giocare ma solo una rissa in cui farsi tutti molto male".
Nella giornata di oggi, poi, è arrivato uno stringato ma durissimo commento del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, che ha commentato quanto accaduto ieri sera a San Siro parlando di "delirio evidente a tutti". Adesso, è probabile, anzi vivamente auspicabile, che la giustizia sportiva prenda qualche provvedimento - che si spera serio e non limitato a multarelle insignificanti per chi guadagna undici milioni di euro all'anno - nei confronti di un uomo (don José) che sta dimostrando, se non altro, scarsissimo senso di responsabilità.
Sivabbè, c'è un regolamento letterale che ultimamente si applica solo all'Inter e un altro applicato con il buonsenso valido per il resto delle squadre e non sto parlando di errori arbitrali ma di mancata uniformità di giudizio (vedi i falli di mani in area di Samuel e Aronica giudicati dallo stesso arbitro in maniera opposta e se vuoi continuare conta i falli di Ambrosini e quelli Muntari in una partita e vedi a chi fischiano più punizioni). Detto questo è disdicevole tutta la tammuriata che ad ogni decisione avversa, dalla rimessa laterale al calcio di rigore, TUTTE le squadre italiane inscenano ogni sabato e domenica. Bisognerebbe intervenire con una specifica "norma cultural/sportiva" tipo rugby dove l'arbitro fischia e nessuno fiata pena l'ammonizione la prima volta e l'espulsione la seconda; poi se si appura che c'è malafede (vedi Calciopoli) si punisce, ma per davvero.
RispondiEliminaPer quel che riguarda Mourinho, lui come Leonardo (sono tutti e due stranieri, ma sarà un caso), dice quello che pensa e qui da noi non si è abituati, sta brutto non fare gli zerbini ...
Cruyff
Bella la foto di Eto'o che abbraccia l'arbitro. Come direbbe Mourinho, è davvero commovente. In effetti era da espulsione.
RispondiEliminaComunque complimenti a Tagliavento, 2 espulsi nel primo tempo non si vedevano da anni. Non credo di ricordarli, di sicuro non con una delle "Big". Adesso il problema è capire che metro di giudizio sarà applicato d'ora in poi. Volendo provare a spiegare (che, si badi, non vuol dire giustificare) la rabbia di San Siro, si può forse dire questo: quasi sempre (soprattutto con le big, inter compresa) gli arbitri non sono così fiscali nell'applicazione del regolamento. Ho negli occhi un Milan-Napoli degli ultimi anni in cui i primi 45' dovevano vedere i rossoneri in 8, mentre non ci fu nemmeno un ammonizione. La stessa Inter a Napoli, anche se forse gli manca un rigore, non ha visto puniti alcuni duri interventi dei suoi (Snajder e Cambiasso).
Comunque ora la punizione è arrivat. Giusta? Eccessiva? Non saprei dire.
Intanto, zitto zitto, Del Piero, con un fallo di mano plateale, ha regalato altri due punti alla Juve. Tra Lazio, Genoa e Bologna, siamo già a 5 punti: è davvero un grande capitano...
Mi dispiace per quanto visto sabato sera, ma devo non concordo minimamente con il tuo pensiero.. io affermo che l'arbitro ha vistosamente condizionato l'andamento della gara ma si tratta solo della mia opinione.
RispondiEliminaConcordo in buona parte con Cruyff (bello il nickname)e devo ammettere che il ritorno di Bettega mi isospettisce sempre più.. ma anche questo è solo una mia opinione.
Concludo affermando che comunque di partite così se ne vedono molte e non sempre c'è l' Inter...
Ciao Cruyff e benvenuto. Ciao Sergio e ciao anonimo.
RispondiEliminaSottopongo a tutti voi questa notizia, ripresa poco fa dal sito de "La Repubblica": "Calcio-follia in Campania durante una partita del campionato giovanissimi regionali: aggredito un arbitro minorenne, colpevole, secondo un dirigente della squadra ospite, di aver convalidato un gol in fuorigioco. E' accaduto, a Cercola (Napoli), durante la gara tra Procalcio Ponticelli e Asd Micri, finita 1-0 e decisa in piena zona cesarini proprio dal gol contestato. Secondo quanto riporta il sito Metropolisweb.it, un dirigente della Micri, F.M. ha atteso il giovane arbitro a bordo campo e l'ha aggredito provocandogli evidenti ferite al labbro con una gomitata. La vittima, Valerio C., appena 16 anni, residente a Torre del Greco (Napoli), è stato curato in ospedale, accompagnato da un'ambulanza che lui stesso ha chiamato dopo l'aggressione e dopo le prime cure prestategli dai dirigenti della squadra locale".
Ecco, secondo me Mourinho non ha ancora capito che in un Paese assolutamente non normale come l'Italia i suoi atteggiamenti - che reitera da quando è arrivato alla guida dell'Inter - potrebbero, prima o poi, portare a gesti di questo tipo, se non peggiori. Cosa sarebbe successo, infatti, se qualche spettatore psicologicamente fragile, sfegatato interista, a fine gara avesse seguito l'arbitro per farsi giustizia da sé, convinto da chissà chi di aver subito torti indicibili?
Ciò detto, pur nel clima generale avvelenato del campionato italiano, io un contesto come quello di San Siro sabato sera credo di averlo visto soltanto in alcuni filmati di partite del campionato argentino o di quello cileno: partite, però, nelle quali spesso ci scappava il morto. L'arbitraggio sarà stato anche un po' fiscale - ma senza errori veri e propri, tranne forse le mancate espulsioni di Milito, Eto'o e probabilmente Pozzi - ma Mourinho dovrebbe capire quali possono essere le conseguenze dei suoi gesti sconsiderati: d'altra parte, è un personaggio pubblico e, come tale, ha delle responsabilità. Ribadisco, dunque, che per me merita una squalifica esemplare.
Quando parla senza peli sulla lingua a volte apprezzo la sua schiettezza, così rara nel mondo del pallone italico. Però, a maggior ragione, domenica sera avrebbe potuto presentarsi a fine gara davanti alle telecamere per spiegare a tutti il senso autentico del suo plateale gesto delle manette.
Apprendo adesso delle tre giornate di squalifica con le quali è stato punito Mourinho.
RispondiEliminaDirei che è una pena adeguata. Spero che possa servirgli per capire meglio come comportarsi in futuro durante le partite.
Apprendo anche che ieri sera Julio Cesar è stato coinvolto in un incidente stradale e che è in dubbio contro il Chelsea: che sia anche questa una conseguenza del nervosismo di Inter-Sampdoria?
Ciao Diego consentimi di non essere d'accordo con te sulla squalifica a Mourinho, su quali basi regolamentari la giustifichiamo ? O forse si va sulla lettura dl pensiero ? Ha fatto un gesto per qualcuno, la maggioranza dei non interisti, poco simpatico ma per nulla influente sullo svolgimento della partita e quindi, che si fa,un processo alle intenzioni ? Si', e' chiaramente una condanna su un' ipotesi di "reato". A mio avviso non ci sono le basi regolamentari per una sanzione di nessun tipo, credo piuttosto sia una specie di avviso di "stampo mafioso": o ti adegui al nostro andazzo o e' meglio che te ne vai dal nostro belpaese. Io sono interista e certamente un po' poco obbiettivo su certe questioni ma mi pare, e lo ribadisco ancora, ci sia una voglia eccessiva da parte degli arbitri di far vedere che loro sono assolutamente immuni dalla sudditanza psicologica a favore della capolista. Mi pare applichino in 2 modi diversi il regolamento come ho gia' detto nel precedente intervento. Sogno arbitri come l'inglese Webb che magari sbaglia qualcosa ma applica sempre lo stesso metro partita dopo partita con tutte le squadre.
RispondiEliminaSul fatto della violenza nelle categorie giovanili che dire ? Non credo proprio che i gesti di Mourinho istighino qualcuno a fare qualcosa ... al massimo sara' il gesto che andra' per la maggiore negli uffici nelle prossime settimane come sfotto', fidati. Di imbecilli al seguito come parenti e' pieno il mondo del calcio giovanile, te lo dice un allenatore categoria Pulcini del vicentino.
Restando in casa Inter, l'avevano visto fare da qualche allenatore il gesto di gettare un motorino dalla curva ? Non mi risulta e non mi risulta siano stati puniti gli autori di quel gesto.
Chiudo con una nota, stamane sul sito di Repubblica in un articolo si parlava dell'incivilta' del pubblico di S. Siro per la "pagnolada", sarebbe stato forse meglio, più civile, lanciare quelle 3 o 4 bombe carta come si usa ogni maledetta domenica a Roma o a Napoli.
Cruyff
piesse: sull'incidente a Julio Cesar pare ci sia lo zampino della mafia russa. ^_^
piesse 2: ti faccio i piu' sentiti complimenti per questo spazio di opinioni sul calcio.
piesse 3: che mi dici dell'ultimo disco dei Black Crowes ?
Ho dimenticato la firma ma credo che Diego mi abbia riconosciuto.
RispondiEliminaComunque ciao a tutti, bello e civile il dibattito su questo blog. Quando si discute di calcio senza isterismi, pur esprimendo con nettezza le proprie idee e la propria "fede", è veramente un piacere partecipare.
Provo a esprimere la mia sulla partita e sulle squalifiche da tifoso del Napoli. In astratto, abbiamo assistito a un arbitraggio e a decisioni disciplinari esemplari: finalmente decisioni severe che "non guardano in faccia a nessuno". Detto questo, tuttavia, devo ammettere che questa esemplarità, in un contesto come quello del calcio italiano, stride un po'. Bene le 2 gg a Cambiasso, ma le due a Muntari per insulti... mah! Mourinho, poi, non lo amo, a maggior ragione dopo le ultime uscite -inutili e volgari - sul Napoli. Tuttavia le tre giornate di squalifica -francamente eccessive, una poteva bastare - unite all'accanimento mediatico degli ultimi giorni, rischiano quasi di farmelo diventare più simpatico. Avrà calcolato anche questo, quel demonio della comunicazione?
A presto
Pippo
boh, io davvero comincio a sentire uno strano odore. Pene esemplari [ripeto il mio dubbio sul reato contestato a Mourinho, e come se ti beccassero in auto a fare le corna (con le mani, pervertiti) e ti punissero col ritiro della patente per 3 mesi] con applauso incorporato, arbitraggi scientifici, "personaggi" riconducibili a lucianomoggi che rispuntano e riaffiorano come se niente fosse e moggiluciano che pontifica adorato da teleservi sorridenti, Boh ! Ma pero' domenica sera dopo la trionfale cavalcata dell'Inter a Udine leggermente aiutata da tre diconsi tre rigori a favore mi cospargero' il capo di cenere (in ritardo) e chiedero' venia per i miei dubbi e per il mio pensar male.
RispondiEliminaLo ridico ancora una volta auspico una svolta comportamentale di tipo rugbistico o rischiamo di rovinare tutto, ma non guardiamo il dito (Mourinho) osserviamo la luna (Galliani che detiene una bella fetta di diritti televisivi da distribuire e tutti quelli che ne beneficiano).
Cruyff
piesse: oh, adesso la smetto che' mi pare di diventare un pochetto ripetitivo.
Una premessa "metodologica" per Cruyff: distinguiamo il Mourinho intelligente, provocatorio e anticonformista che al microfono dice "pane al pane e vino al vino" dal maleducato allenatore che a bordo campo si consente atteggiamenti arroganti e spesso volgari non permessi quasi a nessun altro nel mondo, in Italia e all'estero.
RispondiEliminaDetto ciò, Cruyff e Pippo, secondo me siete arrivati - in modo diverso ma complementare - al vero nocciolo della questione: nei confronti delle cosiddette "grandi" - che in Italia sono, di fatto, unicamente Inter, Milan e Juventus - dovrebbe essere utilizzato sempre il medesimo metro di arbitraggio usato nei confronti di tutte le altre, senza favoritismi né sudditanza (ma anche senza prevenzione). Se tutto ciò fosse sempre accaduto, gli interisti non si sarebbero meravigliati per la durezza delle decisioni dell'arbitro di Inter-Sampdoria (tecnicamente quasi tutte giuste). Nel momento in cui ciò non accade con regolarità, però, mi rendo conto che è giusto (e, anzi, quasi giustificato) avanzare riserve e perplessità in casa nerazzurra (soprattutto riferendosi ai trattamenti spesso di favore di cui godono rossoneri e bianconeri). A proposito dell'ipotesi "avvertimenti di stanpo mafioso", poi, avanzata da Cruyff con qualche ragione, proprio stamattina, parlando a telefono con un caro amico interista, lo mettevo a parte di un mio timore: Mourinho prima o poi passa mentre l'Inter resta; non è che questa guerra (ormai ufficialmente dichiarata) tra il portoghese e gli arbitri è destinata a produrre danni anche futuri sulla società nerazzurra? Fossi in Moratti farei anche una riflessione in tal senso.
Ciò detto, io le tre giornate a Mourinho le trovo corrette anche se probabilmente non del tutto giustificabili a livello regolamentare: al di là del gesto delle manette, infatti, ha in qualche modo aizzato lui il pubblico di San Siro, mettendo enorme pressione sull'arbitro e contribuendo a creare un clima avvelenato che avrebbe potuto far volare di nuovo qualche motorino dagli spalti dello stadio milanese (pensa se invece di Inter-Sampdoria tutto fosse accaduto durante un Inter-Roma con entrambi le tifoserie sugli spalti...); inoltre, secondo il referto, avrebbe offeso lo stesso arbitro tra primo e secondo tempo, con arroganza e volgarità (dicendogli, addirittura, che avrebbe dovuto vergognarsi di fronte ai propri figli...). Per quanto riguarda le squalifiche di Cambiasso e Muntari, anche per me al secondo avrebbero dovuto dare una sola giornata.
Comunque, spero che da tutta questa settimana avvelenatissima si riesca a uscire almeno con la consapevolezza che è arrivato davvero il momento, da parte di tutte le componenti dell'universo-calcio, di abbassare i toni prima che il "giocattolo" vada definitivamente in frantumi.
Ps1: Sono d'accordo con Cruyff sul fatto che una "pagnolada" sia sempre preferibile alle bombe carta. Peccato, però, che soltanto le bombe carta napoletane valgano la squalifica del campo, mentre quelle romane e juventine soltanto ammende, multe e diffide (e qui torniamo al discorso delle disparità).
Ps2: Grazie, Cruyff, per i complimenti al blog.
Ps3 (sempre per Cruyff): Per me, quello dei Black Crowes è il disco rock dell'anno, così come il loro "Cabin Fever" è il dvd musicale del 2009. Se posso permettermi, ti segnalo questi altri miei due blog, sui quali mi occupo di tematiche più culturali e musicali ("Off-Topic": http://off-topic-off.blogspot.com/; e "Rock Around the Screen": http://rockaroundthescreen.blogspot.com/).
son completamente d'accordo a meta' (di più, quasi a tre/quarti) con te Diego; il punto che proprio non mi va giu' e' 'sta faccenda dell'aizzamento del pubblico di S. Siro che io proprio non ho visto a parte l'insidiosissimo sventolio di carta igienica. Ma le vediamo le immagini (dove si fanno falo' di seggiolini) e li sentiamo i cori (intere curve che ululano che non ci sono negri italiani o dagli ai napoletani colerosi) che giungono dagli altri civilissimi italici stadi ?!
RispondiEliminaNon so, continuo a non capire questa improvvisa inflessibilità unilaterale; ancora una volta, mi puzza.
Sono d'accordissimo sul tutti uguali sempre e dico di piu': rispetto (ma da parte di tutti, però)sacrale per gli arbitri chè senza di loro non si gioca e per le istituzioni (no che io mi modifico il calendario come e quando mi fa comodo, non avevo mai visto che uno si sposta la partita di recupero programmata e gioca al venerdi' il week end pre champions, mai).
Basta, che sto ancora invelenito e da stamattina che ascolto in loop 'Appaloosa' dei corvi neri per scacciare i brutti pensieri.
Ciao
Cruyff
Ciao Diego, devo ammettere che questo blog m'acchiappa sempre di più! Mi piacciono gli interventi di Cruyff, molto civili e intelligenti.. e non perchè è interista come me; Pippo è fortissimo.. e anche i suoi interventi mi piacciono.. vi ringrazio della compagnia in questo difficile periodo per me. A presto
RispondiEliminaDico anch'io la mia, come tifoso interista, presente sabato sera a San Siro e partecipe alla "pagnolada" con il mio fazzoletto di carta (di carta, ma bianco...).
RispondiEliminaA casa, dopo aver visto la moviola, ammetto che nessuna delle decisioni di Tagliavento è stata tecnicamente scandalosa, ma ciò che allo stadio, come tifosi dell'Inter, abbiamo vissuto come una decisione provocatoria, continua a sembrarmi discutibile e contraria al buon senso, quel buon senso che un buon arbitro dovrebbe avere e padroneggiare non meno del ragolamento. E' la decisione di espellere Cordoba per doppia ammonizione. Il fallo di Cordoba c'era, era duro ma non scandaloso. Poteva dar luogo o meno all'espulsione: ci stanno entrambi le decisioni.
Il punto è: mi ricordo di aver visto più di una volta una seconda (e anche una terza) espulsione verso la fine della partita, ma a memoria d'uomo non mi ricordo due espulsioni nel primo tempo, a pochi minuti l'una dall'altra. E ciò indipendentemente dall'essere in casa di una grande. Qualcuno si ricorda qualcosa del genere? Ha più memoria di me?
Una domanda agli amici tifosi del Napoli: se una cosa del genere fosse avvenuta al San Paolo, ai danni della loro squadra, come avrebbero reagito?
Tagliavento è stato bravo nel secondo tempo, a non perdere la testa. Ma nel primo tempo è entrato nel personaggio dell'arbitro inflessibile con una foga molto vicina a un'esibizionista voglia di protagonismo. Per questo il suo non può essere valutato come un buon arbitraggio: ha mancato di buon senso e in questo modo ha rovinato completamente la partita, che da lì in poi non poteva in ogni caso più essere una partita di calcio.
La non uniformità di trattamento è un ulteriore motivo di forte perplessità: domenica scorsa, per non andare troppo lontano, ci sono stati diversi falli simili a quello di Cordoba, non puniti neanche con una (prima) ammonizione.
Magoal Merlino
Veniamo poi a Mourinho, oggetto dei sottili e taglienti strali dell'amico Diego.
RispondiEliminaMourinho: mi sono divertito in passato scriverci sopra, vedi al link http://febbrea90.splinder.com/post/20017648/mourinho+picaro+mediatico. E' infatti uno di quei personaggi di grande intelligenza e per questo motivo anche supponenti, di una supponenza che può irritare, ma che non va confusa con la presunzione. Mi afafscina perché è un personaggio di grande complessità, che sembra uscito dalla letteratura e che si presta alle più diverse interpretazioni. Provo ad azzardarne qualcuna qui.
Mourinho-figo: è il più bravo della classe, così intelligente e così sfacciato nella sua intelligenza, da voler primeggiare in furbizia e in arte del condizionamento con noi italiani, il paese più furbo del mondo. E si spinge così avanti nell'esasperazione, nell'esagerazione di quest'arte da provocare una reazione di indignazione. In questa indignazione c'è l'invidia e la paura dei rivali che si sentono inferiori e che sono studi della ormai pluriennale ditattura dell'Inter. Perché l'abbinamento della squadra più forte, con più mezzi finanziari, con l'allenatore più intelligente, più figo e più pagato è qualcosa di insopportabile.
Mourinho-Zelig: uomo mimetico, che si adatta all'ambiente calcio-Italia. Quando stravince e dà materiale ai giornalisti è un dio, osannato, invidiato e alla moda. Poi, quando con la sua esasperazione riflette l'esasperazione del calcio italiano, ecco che diventa all'improvviso il mostro, oggetto di indignazione e di sdegno, il diverso, lo straniero da espellere dal calcio italiano.
Mourinho-uomo franco (una variante del Mou-Zelig): è così franco da svelare i meccanismi del calcio italiano. In un paese cattolico e ipocrita come il nostro, in cui vale il "si fa ma non si dice", in cui è meglio il prete discreto con l'amante al seguito che non il prete che si spreta, per vivere alla luce del sole con la donna che ama, un uomo del genere è insopportabile. Perché noi italiani preferiamo non guardarci allo specchio e dormire sogni tranquilli, cullati dal Moggi di turno.
Mourinho-sciamano: alle prese con il complesso-Champions dell'Inter, che non vince questa competizione da più di 40 anni, si agita ed evoca un demone, un incubo che continua a vivere sotto-pelle nell'incoscio di tutti noi interisti: il complesso dell'accerchiamento, del complotto arbitrale in campionato.
Non è una strategia razionale, ma una sorta di lucida follia, quella con la quale gli sciamani curano una follia e una malattia di cui loro stessi soffrono, combattono un nemico che è in loro stessi.
Mourinho evoca il demone della persecuzione arbitrale ed ecco che questo demone si manifesta delle sembianze dell'inflessibile Tagliavento (un bel nome da demone svolazzante). L'Inter rimane in nove, lo sciamano Mou evoca la rabbia dello stadio con gesti allusivi e sapienti (le manette), suscita una reazione nei suoi giocatori, che scoprono di essere più forti del demome persecutorio: in 9 contro 11 non perdono e addirittura rischiano di vincere.
Questa riscoperta della propria forza sarà utile alla disfida con il Chelsea. E la squadra vi arriverà con il senso della propria forza, della propria invincibilità. Vi arriverà, a dispetto del can-can dei media, con uno stato d'animo determinato e sereno. Vi arriverà calma, non nervosa, perché tutto il nervosismo si è sfogato con la Sampdoria.
Da interista, questa è l'interpretazione più suggestiva, che mi affascina di più. Mi auguro che stasera con il Chelsea si riveli quella giusta.
A buon conto, stasera mi porterò allo stadio il cornetto magico-sciamanico che ho trovato a Napoli l'anno scorso, con l'aiuto degli amici Pippo e Diego ;-)
Magoal Merlino
Caro Paolo,
RispondiEliminail tuo commento è come al solito arguto e gustosissimo da leggere. Anche se non convidivo quasi nulla di quanto hai scritto.
Sulla partita con la Samp mi sono già espresso e resto sulla mia posizione. Su Mourinho, invece, ti ribadisco ciò che penso: lo ritengo complessivamente un buon allenatore, mediocre dal punto di vista tattico ma eccezionale come motivatore e gestore di uomini; lo ritengo, però, soprattutto uno straordinario valorizzatore e venditore di se stesso, da uomo molto intelligente quale certamente è; infine, lo considero un personaggio sicuramente schietto ma, al tempo stesso, un grandissimo, enorme, indifendibile maleducato.
Scrivi più spesso, perché qui su "Calciopassioni" si sente la mancanza di un tifoso appassionato come te.
Ps: Complimenti a te, Cruyff, Sergio e tutti gli altri interisti per la prova di carattere col Chelsea, che però poteva tranquillamente vincere 3-1. Ciao.