venerdì 12 febbraio 2010

che cosa è questo blog (e che cosa non è né vuole essere)

Di Diego Del Pozzo

Nel commentare alcuni miei recenti articoli riguardanti le ultime gare del Napoli e della Juventus in Serie A, con particolare riferimento alle reiterate sviste arbitrali a sfavore dell'uno e a favore dell'altra, alcuni lettori di Calciopassioni mi hanno rimproverato - con toni più o meno civili, a seconda dell'educazione di ciascuno - di aver utilizzato un taglio troppo "tifoso", parziale e persino volutamente provocatorio.
Dunque, a poco più di un anno dall'apertura di questo blog (che ha oltrepassato di slancio i diecimila contatti e che, dunque, immagino sia letto da più persone rispetto agli inizi), ritengo sia necessario ricapitolare velocemente che cosa vuol essere per me Calciopassioni e che cosa, invece, non vuol essere. Credevo di averlo esplicitato nei testi introduttivi che si possono leggere qui a destra (sotto allo spazio promozionale riservato al mio libro), ma evidentemente non è bastato.
E allora, proviamo a ricapitolare. In uno di questi due testi spiego quanto segue: "In questo luogo virtuale scrivo solo per passione, non per professione come faccio quotidianamente. Perciò, mi occuperò soltanto di ciò che ritengo appassionante, divertente, stimolante, interessante". Con questo ho dichiarato apertamente il mio approccio "parziale", che naturalmente non vuol essere offensivo nei confronti di nessuno (e credo che finora non lo sia mai stato) ma che mi porta, quando ne ho voglia, ad abbandonarmi liberamente alle mie passioni calcistiche. Nell'altro testo, infatti, presento quello che può essere considerato - anche se suona un po' pomposo - lo scarno ma denso "manifesto" di Calciopassioni, un sito nel quale voglio scrivere di ciò che segue: "Il calcio come passione, ma anche come fenomeno sociale da analizzare per capirne di più sul mondo che ci circonda: storie del presente e del passato, miti ma anche nomi dimenticati. Assieme al calcio, che per "fede" significa Napoli (e poi Arsenal), ci sono anche passioni come il cinema, la musica (rock e jazz, soprattutto), i fumetti, le serie tv, i libri e tutto ciò che rende più piacevole la vita quotidiana". Detto ciò, dunque, mi sembra di essere stato chiaro e onesto con i miei lettori fin dall'inizio, rendendo evidente ciò che il fruitore più o meno consapevole può aspettarsi leggendo Calciopassioni.
In questi mesi, infatti, qui si è discusso in modo stimolante di calcio italiano ed estero (con particolare attenzione a quello inglese, che mi appassiona di più...), di più o meno eminenti figure del passato e del presente, di tattiche e ricadute sociali; si è polemizzato nei confronti di ciò che mi disturba del pallone italico e/o mondiale; ci si è accalorati a difesa della propria squadra del cuore, ma senza mettersi le fette di prosciutto sugli occhi o negare l'evidenza; si è protestato per quelle che continuo a ritenere ingiustizie troppo regolari per essere soltanto casuali e che sono lo specchio di un Paese (l'Italia) nel quale è difficile scardinare le gerarchie pre-esistenti in qualsiasi ambiente, non soltanto in quello calcistico.
Tutto ciò, lo si è fatto senza nascondersi mai e, soprattutto, senza ingannare mai il lettore occultando le proprie opinioni che, come ho ricordato poco fa, sono state palesate fin dall'inizio.
Concludo, quindi, augurando buona lettura a tutti coloro che, soddisfatti da questo riepilogo delle puntate precedenti, vorranno continuare a essere dei nostri e ad assecondare a loro volta le proprie passioni.

4 commenti:

  1. Vai avanti che è un bel blog!
    Appassionato e competente.
    Quanto alla "fede" e all'obiettività, mi sembra utile leggere il bell'articolo da te pubblicato di Valerio Caprara. Per non parlare del riferimento a Honrby.
    A presto
    Pippo

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  2. Ma, a parte il solito Pippo (che sospetto essere un'emanazione schizofrenica del nostro tuttologo), chi commenta le geremiadi "appassionate" di del pozzo? A me pare nessuno, tranne me, che sono un'emanazione del super io di del pozzo.

    Detto questo, capolavoro di "logica" mazzarriana a Controcampo: "non commento le immagini del fallo di Aronica perché altrimenti si dice che frigno". (sic!!!) Qualcuno spieghi al nostro Piangina Bobby che il fallo lo ha fatto il Napoli, non l'Inter.

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  3. Divertente, Pippo: questo anonimo - misterioso come tutti gli anonimi che non si firmano - ti accusa di non esistere...
    Mah!

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  4. Anche se ultimamente non sono passato spesso dal tuo blog, ritengo tu abbia il diritto di essere tifoso e quindi di scrivere (e lo fai sempre con toni civili!) quello che il cuore e la ragione sportiva ti dettano.. e poi sei simpatico! Un saluto.

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