Sia sabato sera al San Paolo che ieri all'Olimpico di Torino, infatti, ho assistito a decisioni arbitrali abbastanza incomprensibili, a meno di non voler fare dietrologia o complottismo a buon mercato: il Napoli, che per fortuna resta con quattro punti di vantaggio sui bianconeri anche dopo questa giornata di campionato, è stato penalizzato da un arbitraggio assolutamente discutibile da parte del mediocre - spero che sia soltanto mediocre... - arbitro Morganti: almeno due rigori chiari negati, un vantaggio clamorosamente non applicato con Gargano solo in area di rigore avversaria, tanti falli di confusione rovesciati ai limiti dell'area genoana, una direzione complessivamente contraria ai padroni di casa... Se a questo, poi, aggiungo l'allucinante calcio di rigore assegnato alla Juve ieri sera, per un "nulla" verificatosi in area laziale (nella foto, Del Piero scivola senza nessun contatto con Diakité), non posso che pensar male, anche perché - come diceva quel tale - "a pensar male a volte ci si azzecca...".
Se la squadra appena rilevata da Alberto Zaccheroni fosse riuscita a vincere grazie al rigore "farlocco", si sarebbe portata a soli due punti dal quarto posto del Napoli, fermato la sera prima sullo 0-0 casalingo ben oltre i propri demeriti (peraltro, non evidentissimi, vista la buona prestazione degli azzurri). E' superfluo sottolineare come la Juve non possa fare a meno di qualificarsi per la prossima Champions League, avendo un costoso stadio di nuova generazione in costruzione e un presunto nuovo progetto vincente in fase di decollo: senza i proventi ingenti della massima manifestazione continentale per club, infatti, ci sarebbe il serissimo rischio di un ridimensionamento tecnico o, quantomeno, di un rinvio del tanto atteso rientro ai vertici.
Volendo allargare lo sguardo, l'osservatore attento e smaliziato non può fare a meno di notare come, in momenti diversi di questo torneo, siano già state clamorosamente penalizzate quelle squadre di fascia medio-alta - vedi Sampdoria e Fiorentina - che hanno avuto il solo torto di dare fastidio ai tre squadroni del Nord a strisce verticali. E lo stesso Napoli - al quale mancano almeno sei punti, a causa di direzioni arbitrali ridicole: ciò vorrebbe dire secondo posto solitario - sta imparando a proprie spese che a volare troppo vicini al sole si rischia di bruciarsi le ali...
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