giovedì 25 febbraio 2010

champions league: il punto dopo l'andata degli ottavi

Di Diego Del Pozzo

Nell'arco di due settimane si sono conclusi i match d'andata degli ottavi di finale di Champions League. Un primo bilancio vede le tre squadre italiane ancora in gioco per la qualificazione, nonostante tutto, anche se a partire da risultati piuttosto diversi l'uno dall'altro.
Se il Milan, infatti, è incappato in una sanguinosa sconfitta interna contro lo strapotente Manchester United guidato dal futuro Pallone d'Oro Wayne Rooney (2-3: nella foto, l'attaccante inglese autore della doppietta decisiva), la Fiorentina avrebbe meritato di uscire imbattuta dalla "tana" del Bayern Monaco, se non fosse stato per l'allucinante arbitraggio di un direttore di gara improponibile a questi livelli - anzitutto per motivi fisico-atletici - come il norvegese Ovrebo, aiutato (si fa per dire...) da un implume guardalinee che ha contribuito, nell'ordine, all'affrettata espulsione del viola Gobbi, alla mancata cacciata di Klose per un'entrata assassina e alla convalida del gol decisivo dei bavaresi nonostante un fuorigioco di quasi due metri dello stesso centravanti di origini polacche. Poiché in questo confronto il calcio italiano e quello tedesco si giocano anche il terzo posto nel futuro ranking Uefa per Nazioni (indispensabile per la quarta squadra in Champions), i reiterati e ingiustificabili errori della terna norvegese appaiono ancora più gravi.
Il clou dell'intero turno, però, è andato in scena certamente a San Siro, dove s'è verificata la novità più gustosa - e per certi versi inattesa - degli ottavi: l'Inter è riuscita a tirar fuori in campo europeo il medesimo carattere normalmente mostrato all'interno dei confini nazionali, segnando due gol al fortissimo Chelsea di Carlo Ancelotti e partendo in vantaggio nel match di ritorno a Stamford Bridge (2-1: nella foto, la gioia di Cambiasso dopo aver siglato la rete decisiva). Certo, con un pizzico di fortuna in più i Blues avrebbero potuto persino chiudere la gara sul 3-1, ma dei nerazzurri di Mourinho è piaciuta soprattutto la reazione convinta dopo la rete del momentaneo 1-1 inglese. Con questa compattezza e unità d'intenti l'Inter potrebbe anche tentare il colpaccio in quel di Londra, dove però ai padroni di casa basterà anche uno striminzito 1-0 per passare il turno. La sensazione, comunque, è che proprio da questo confronto possa uscire una delle finaliste della manifestazione.
Negli altri match, il Siviglia s'è mostrata la migliore del terzetto spagnolo, conquistando un buon pareggio a Mosca (1-1, contro il CSKA), mentre il Real Madrid ha mantenuto l'abitudine della sconfitta col Lione (1-0) e il Barcellona s'è lasciato irretire dalla prestanza fisica e dal ritmo di un ottimo Stoccarda (1-1). Per il resto, l'Arsenal ha deciso di suicidarsi a Oporto (2-1, con orrori difensivi e arbitrali vari) e il Bordeaux ha continuato a marciare spedito verso quelle semifinali che gli ho pronosticato al termine della prima fase (0-1 ad Atene con l'Olympiakos).

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