venerdì 26 marzo 2010

il napoli distrugge una juve abbastanza penosa

Di Diego Del Pozzo

Devo dire che ieri sera, verso la fine del posticipo di Serie A meritatamente perso 3-1 al San Paolo, la Juve mi ha fatto addirittura un po' pena. Infatti, è stato abbastanza imbarazzante, anche se per me motivo di grande godimento, vedere la prepotenza calcistica con la quale il Napoli è riuscito a schiacciarla nella propria area di rigore quasi per l'intero secondo tempo, appena gli azzurri hanno deciso di alzare un po' il ritmo di gioco.
Dopo una prima frazione nervosissima e bruttina, alla ripresa del gioco gli uomini di Mazzarri hanno letteralmente travolto quelli di Zaccheroni, bombardandoli da tutte le posizioni, sfiorando il gol a ripetizione, segnandone tre e sprecando persino un calcio di rigore con Marek Hamsik (qui nella foto). E va tenuto presente che, tra le doti principali del Napoli di quest'anno, non c'è certamente la concretezza in fase conclusiva. Se il match di ieri sera fosse terminato 5-1, come ai bei tempi di Maifredi, nessuno avrebbe potuto obiettare nulla...
Il Napoli, comunque, ha ritrovato il gol di alcuni uomini fondamentali, primi tra tutti lo stesso Hamsik (bravo a superare subito lo sconforto per l'errore dagli undici metri) e un Fabio Quagliarella tonico e grintoso come non lo si vedeva da tempo. Mi sembra evidente che la nuova posizione di Lavezzi centravanti abbia giovato a entrambi, oltre che allo stesso Pocho, non a caso autore della terza rete, su ottima imbeccata di Campagnaro. Adesso, però, Mazzarri deve essere bravo a frenare subito gli entusiasmi dell'ambiente e a tenere alta la concentrazione della squadra, in vista della gara di domenica pomeriggio col rognoso Catania di Sinisa Mihailovic, in questo momento compagine decisamente più ostica di questa Juve tristissima e grigia come mi è capitato di vederla poche altre volte nel corso della sua storia.
Tornando al Napoli, invece, la vittoria di ieri sera lo ripropone prepotentemente in corsa per il quarto posto, distante soli tre punti. E il fatto che gli azzurri siano attualmente sesti (e vicinissimi alla quarta piazza), dopo aver trascorso due mesi esatti senza vincere una gara, deve far riflettere sulla mediocrità complessiva della Serie A di quest'anno, ma anche sulle concrete possibilità, per gli uomini di Walter Mazzarri, di chiudere la stagione in maniera positiva, riuscendo magari a ottenere un obiettivo che, alla vigilia, era francamente impensabile.

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