lunedì 22 marzo 2010

il cavallo di razza dovrebbe ringraziare l'asino

Di Diego Del Pozzo

Se ieri pomeriggio l'Inter non s'è ritrovata al secondo posto in classifica, scavalcata dal Milan, lo deve solo e unicamente all'ottima prova del Napoli di Walter Mazzarri a San Siro nel match contro i rossoneri di Leonardo: una partita che i partenopei hanno dominato tatticamente, grazie a un paio di mosse a sorpresa del tecnico azzurro - Campagnaro terzino sinistro con ampia licenza di spingere e, come ha fatto, segnare (qui, nella foto, la sua esultanza); Lavezzi nell'inedita posizione di centravanti, con Quagliarella e Hamsik a girargli intorno - che, dunque, meriterebbe almeno un telegramma di ringraziamenti da colui che, nonostante il perdurante silenzio stampa, qualche settimana fa lo aveva definito "asino" tramite terzi.
Addirittura, a Milano il punteggio finale di 1-1 sta stretto agli azzurri, per come hanno saputo dominare il primo tempo e per le tante occasioni da rete sprecate - nota dolente dell'attuale stagione partenopea... - che avrebbero potuto produrre persino due-tre gol di vantaggio, a metà gara, per la squadra in trasferta. Certo, nel secondo tempo il Milan ha provato a capirci qualcosa e ha sfiorato la rete, a sua volta, in un paio di occasioni, andando a sbattere su un Morgan De Sanctis bravo e reattivo come al solito, anche se il portiere del Napoli avrebbe potuto far meglio sul cross di Ronaldinho raccolto di testa da Inzaghi per il punto del pareggio. Però, anche i partenopei, nel sotto-finale, sono andati nuovamente vicini al gol con Quagliarella (deludente pure stavolta).
Pari tutto sommato giusto, dunque. Con l'Inter di Mourinho che riesce, conseguentemente, a mantenere la testa della classifica di Serie A. E col presunto "asino" che ha fatto un enorme favore a colui che ama pensare a se stesso come a un "cavallo di razza".

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