Pare che nei prossimi giorni il Napoli voglia seguire la scia dell'Inter e cedere all'estero un suo giovane calciatore di talento come Luca Cigarini. Se la doppia cessione dovesse davvero concretizzarsi, saremmo di fronte a un imperdonabile errore delle due società, che si disfarrebbero di talenti ancora sulla rampa di lancio delle rispettive carriere.
Le motivazioni alla base delle due cessioni sono differenti: da un lato (Balotelli-Inter), i problemi ambientali e un rapporto ormai compromesso con l'ambiente; dall'altro (Cigarini-Napoli), la presunta inadeguatezza del regista azzurro alle idee tattiche del tecnico Walter Mazzarri, che preferisce schierare una coppia di centrocampisti centrali composta da mediani di quantità e dinamismo, per favorire la qualità offensiva sulle fasce e nel tridente offensivo.
Ma, mi chiedo perplesso, cosa succederà quando, tra due-tre anni, Mazzarri non sarà più l'allenatore del Napoli e il nuovo tecnico caldeggerà l'acquisto di un regista classico, facendo rimpiangere ai quadri societari l'affrettata cessione di quello che nel frattempo sarà, forse, diventato il "cervello" della Nazionale di Cesare Prandelli?
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