1) Per le convocazioni, non esisteranno "blocchi" legati all'una o all'altra squadra, ma varrà unicamente il criterio della meritocrazia (concetto ripetuto più volte);
2) Al suo ritorno, dopo l'infortunio, Gigi Buffon sarà il capitano nonché un punto fermo dell'Italia almeno fino a Euro 2012 (ovviamente, se la salute lo sorreggerà);
3) Nella nuova squadra vi sarà spazio per i giocatori di qualità e talento, come Antonio Cassano e Mario Balotelli, che - parole di Prandelli - "non possono essere mai un problema";
4) Daniele De Rossi sarà uno dei leader del nuovo quadriennio (Prandelli ha firmato fino al 2014), presumibilmente al fianco del "fedelissimo" Riccardo Montolivo;
5) La squadra sarà giovane e futuribile, ma recupererà anche alcuni uomini del ciclo lippiano (naturalmente, i meno "stagionati"). Comunque, Totti e gli altri "ultratrentenni" non rientreranno nei progetti tecnici del nuovo ct;
6) Gli oriundi e i naturalizzati saranno valutati con attenzione, come avviene ormai un po' in tutto il mondo;
7) La prima amichevole - il 10 agosto al Craven Cottage di Londra, contro la Costa d'Avorio - sarà affrontata con una formazione il più possibie vicina a quella che affronterà, poi, le prime gare di qualificazione europea;
8) A meno di contrattempi clamorosi, il 10 agosto la coppia centrale di difesa sarà composta dagli juventini Bonucci e Chiellini ("Due che avranno già giocato assieme per alcune settimane e, dunque, si conosceranno piuttosto bene", ha sottolineato il neo-ct);
9) Per fare strada, la nazionale italiana dovrà essere supportata (e non "sopportata") con convinzione da tutto l'ambiente, anche dai club;
10) L'Italia dovrà tornare stabilmente nei primi quattro posti del ranking mondiale.
Adesso, però, alle parole dovranno seguire i fatti. Aspettiamo fiduciosi...
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