lunedì 23 novembre 2009
il mistero poco buffo di fabio quagliarella
Di Diego Del Pozzo
Adesso la situazione sì che sta diventando preoccupante: Fabio Quagliarella continua a giocare male e a non segnare, lasciando spesso e volentieri il Napoli in dieci uomini, a causa di un'apatìa assolutamente inspiegabile (qui sotto, nella gara di ieri contro la Lazio).
Cosa sta succedendo, dunque, al bomber che, in estate, era giunto in città con l'impegnativo "titolo" di acquisto più costoso dell'intera storia del Napoli? Si tratta di un problema fisico-atletico? Di emozione che lo blocca, per il solo fatto di vestire la maglia della squadra del cuore e di giocare a venti minuti da casa sua? Di questioni tecnico-tattiche? Fatto sta che, dopo ben tredici partite di campionato (e soli tre gol segnati), Quagliarella appare ancora come un corpo estraneo rispetto al resto della squadra. E a preoccuparmi di più è soprattutto il fatto che, per rivitalizzarlo, non sono bastati nemmeno i quindici giorni trascorsi ad allenarsi, durante la sosta per le Nazionali, con Mazzarri che, in pratica, lo ha seguito e curato quasi come se fosse il suo allenatore personale: infatti, nemmeno nello scialbo 0-0 casalingo con la Lazio Fabio ha mostrato apprezzabili segnali di vita agonistica né lasciato significative tracce di sé.
Certo è che, se davvero il Napoli intende coltivare sogni di qualificazione per le coppe europee, non può permettersi ancora per molto tempo di giocare senza quello che sarebbe dovuto essere il suo attaccante più prolifico...
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