domenica 22 novembre 2009

il grande ritorno di francesco totti

Di Diego Del Pozzo

Il grande ritorno di Francesco Totti, quarantanove giorni dopo l'infortunio subìto nel match contro il Napoli (subìto, peraltro, proprio mentre segnava un gol), è l'evento caratterizzante della giornata odierna di Serie A. Non è da tutti, infatti, rientrare in campo, dopo più di un mese e mezzo di assenza e un'operazione al ginocchio, segnando ben tre reti in soli ventotto minuti di gioco; e segnarli, per di più, contro quella che era e resta la migliore difesa del campionato italiano, cioè quella del Bari di Giampiero Ventura (soli dieci gol al passivo).
Ebbene, è persino superfluo sottolineare come "l'arte calcistica" di Francesco Totti non sia cosa da tutti e cosa di tutti i giorni: appare assolutamente coerente con la sua immensa classe e rispettoso del livello di eccellenza al quale continua a esprimersi a 33 anni di età, dunque, che Er Pupone abbia voluto scegliere questo modo assai poco scontato per rituffarsi nell'agòne; un modo roboante che, tra fulmini e saette (si veda il suo terzo gol odierno...), lo ripropone da subito nello scomodo e invidiato ruolo di "miglior calciatore italiano in attività".
Ma è inutile dilungarsi ulteriormente in scontati - seppur sentiti nell'intimo - peana nei confronti di un giocatore che, se solo avesse indossato la maglia a strisce verticali di una delle tre grandi del Nord Italia, sarebbe entrato nella leggenda del calcio. Bastino semplicemente alcuni numeri, per certificarne una volta di più l'assoluta magnificenza calcistica: con la tripletta contro il Bari, infatti, Francesco Totti da Roma (o de Roma) arriva a 9 reti in campionato (capocannoniere assieme a Di Natale), siglate in sole 8 partite; quest'anno, poi, è già alla fantascientifica quota di 18 gol in 13 gare; in totale, quindi, giunge a 187 marcature in Serie A, ottavo assoluto, con Signori a +1 e Hamrin a +4, pur non essendo nato attaccante puro; infine, in maglia giallorossa ha totalizzato, finora, addirittura 237 gol.
Insomma, se il fisico e la salute continueranno ad assisterlo, la Roma farebbe bene a tenerselo stretto stretto fino alla scadenza del nuovo mega-contratto di cinque anni appena rinnovato. E, qualora ad aprile-maggio fosse ancora nelle attuali condizioni di forma, una sua convocazione in Nazionale per il Mondiale sudafricano dovrebbe essere addirittura certificata con apposita legge dello Stato, magari votata in Parlamento in maniera bi-partisan...

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