giovedì 3 settembre 2009
ma amauri italiano serve davvero?
Di Diego Del Pozzo
Il tormentone sulla concessione del passaporto italiano ad Amauri sta diventando sempre più stucchevole. E' notizia di stasera che, un po' a sorpresa, l'iter s'è nuovamente allungato. La cosa, dunque, non renderà il giocatore convocabile per le partite di ottobre della Nazionale italiana.
Ma siamo davvero sicuri che ciò sia negativo? Con tutto il rispetto per Amauri, infatti, non capisco perché l'Italia intera sia, da più di un anno, quasi in ginocchio di fronte a un calciatore che la sua Nazionale di appartenenza, cioè il Brasile, non ha mai preso in considerazione, nemmeno quando ha avuto tanti infortunati nel ruolo.
Non per fare i nazionalisti a tutti i costi, ma per quale motivo l'Italia dovrebbe avere tanto bisogno del pur bravo centravanti brasiliano, quando proprio in attacco potrebbe tranquillamente scegliere in una rosa composta da Gilardino, Pazzini, Acquafresca, Balotelli, Quagliarella, l'altro juventino Iaquinta (sempre troppo sottovalutato); affiancando a questi centravanti una seconda punta a scelta tra Rossi, Di Natale e, magari, Cassano?
Almeno la Nazionale lasciamo che resti realmente l'espressione fedele di un movimento calcistico, anche se magari questo movimento non se la passa poi tanto bene...
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la nazionale deve essere solo degli italiani, sennò diventa come l'inter. giorgio
RispondiEliminaSono d'accordo sul fatto che la nazionale dev'essere degli italiani.. ma cosa c'entra l'Inter?
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