domenica 6 settembre 2009

i due volti di jesus datolo

Di Diego Del Pozzo

Ci mancava soltanto il gran gol segnato contro il Brasile nell'amara ma meritata sconfitta di stanotte della sua Argentina!
Adesso, Jesus Datolo (qui nella foto) rischia di diventare, in Italia, un vero e proprio "caso", proponendosi sempre più come il tipico giocatore "a due facce", a seconda che giochi con la maglia della sua Nazionale (due partite e due gol, siglati peraltro a suggello di buone prove) o con quella del Napoli.
Chi è davvero il buon Jesus? E che cosa potrà dare alla sua attuale squadra di club? Si attendono ancora risposte più chiare e convincenti di quelle pervenute finora...
In realtà, il mistero non è più tale se lo si affronta con un minimo di raziocinio e basandosi su quelle che sono le caratteristiche tecniche del calciatore: Jesus Datolo, infatti, è un classico esterno sinistro offensivo di centrocampo, quello che fino a qualche anno fa si chiamava "ala sinistra". E, come tale, per rendere al meglio ha bisogno di essere schierato in un 4-4-2 o, al massimo, un 4-3-3 (qui, anche come possibile mezzala sinistra), con un terzino sinistro che gli copra le spalle mentre lui pensa principalmente ad attaccare e a costruire gioco.
Il problema, dunque, non è Datolo, bensì colui che lo ha acquistato - nello scorso mese di gennaio, pagandolo anche caro - per farlo giocare in una squadra che, a torto o a ragione, ha fatto del 3-5-2 il suo modulo ricorrente. E, purtroppo, da esterno sinistro in un centrocampo a cinque l'argentino non riuscirà mai a sfruttare in pieno le proprie potenzialità, poiché non ha la resistenza fisica per coprire costantemente l'intera fascia né la propensione al sacrificio per rendersi utile in fase difensiva. In questo, per intenderci, il buon Daniele Mannini - misteriosamente sacrificato sul mercato estivo, nell'ambito dell'operazione Campagnaro - sarebbe stato di gran lunga più efficace. Nell'attuale 3-5-2 del Napoli, Jesus Datolo potrebbe giostrare con maggior profitto come interno sinistro (schierato, dunque, alla sinistra del regista Cigarini e non sulla fascia) o alle spalle delle due punte; ma, in entrambi i ruoli, la squadra azzurra si affida, giustamente, a una delle sue stelle più fulgide, cioè Marek Hamsik.
Che ne sarà, dunque, del futuro partenopeo di questo buon giocatore, forse capitato nel contesto tecnico sbagliato? Intanto, ammiriamo il gran gol che ha segnato stanotte contro il Brasile.


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