Di Diego Del Pozzo
Il 2015 del Napoli è iniziato, nel giorno dell'Epifania, nel segno del compianto Pino Daniele, ricordato con grande intensità prima dell'avvio del match di campionato a Cesena (quello della ripresa dopo la pausa per le festività), poi vinto piuttosto agevolmente contro un avversario troppo più debole, che però è stato comunque dominato dagli azzurri col piglio della grande squadra. Nel
4-1 del "Manuzzi" sono andati in gol tutti i "tenori", Hamsik (migliore in
campo) è apparso pienamente recuperato, Rafael in porta è sembrato ad
dirittura
un altro, il diffidato Koulibaly è stato tenuto a riposo, il neo-acquisto
Gabbiadini è sembrato già scalpitante (così come il nuovo terzino sinistro Strinic).
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Il discusso scontro Buffon-Koulibaly |
Quattro giorni dopo, come seguito della recente finale di Supercoppa, è arrivato il giorno di Napoli-Juventus 2, stavolta di fronte ai 60mila tifosi azzurri del San Paolo e non ai 13mila sceicchi silenziosi di Doha. Ma tra azzurri e bianconeri è venuta fuori una partita brutta, tesissima, spezzettata, male arbitrata, messa dalla
Juve sul piano che le è più congeniale, col Napoli che non è riuscito quasi mai a esprimere il proprio gioco e ha agito soltanto a sprazzi, mai
in modo fluido e continuo. La squadra bianconera, così, è tornata a vincere
al San Paolo dopo ben 14 anni, mostrandosi più concreta, esperta e
solida mentalmente rispetto agli uomini di Benitez.
Detto ciò, però, dopo l'1-1, col Napoli in pressione e la Juventus in difficoltà
,
il secondo gol bianconero è stato segnato da Caceres in netto fuorigioco,
tagliando le gambe agli azzurri. Inoltre, al Napoli è stato annullato un gol
per fallo inesistente di Koulibaly su Buffon, col portiere che,
leggermente sbilanciato da Chiellini mentre è in uscita alta, ha perso la
palla cadendo, lui, addosso al difensore azzurro, nonostante ciò che
ne hanno detto, poi, gli ex juventini Vialli e Ferrara e la fidanzata di Buffon nel
sempre più partigiano post-partita di Sky Sport. A parti rovesciate, nei commenti del post-gara, si sarebbe parlato del
solito grave errore difensivo del Napoli e di una mezza papera di
Rafael. In questo caso, invece, quasi tutti gli opinionisti catodici
sono accorsi compatti a nascondere l'infortunio della difesa e del
portiere della Juventus e a sottolineare l'evidenza del fallo del per me
incolpevole Koulibaly. Tornando all'arbitraggio, però, ho trovato ancora più fastidioso l'atteggiamento complessivo del "mitico" Tagliavento nei
confronti dei giocatori bianconeri, ai quali continuano a essere
permesse cose (proteste sguaiate, perdite di tempo, atteggiamenti
intimidatori) che, in Italia, non vengono concesse a nessun altro.
Dopo il fischio finale, anche un signore come Rafa
Benitez ha perso l'abituale pazienza: "Sono arrabbiato - ha dichiarato l'allenatore del
Napoli - e ne ho diritto
perché ci sono buone ragioni per esserlo. Ogni volta che giochiamo con
la Juve mi hanno insegnato la frase "Ci può stare". Allora ci può stare
sempre. Ci può stare perché le decisioni si dice siano difficili. Ma è
così difficile vedere Chiellini con un turbante bianco
ed
una maglia bianconera così come quella di Caceres al di là dei nostri
difensori? Credo nella buona fede degli arbitri ma lasciatemi dire che
non si può adesso analizzare tecnicamente in maniera corretta una
partita condizionata da un errore decisivo che cambia i valori in campo.
Mi spiace perché la squadra aveva recuperato il risultato e stava
salendo come livello di gioco. Quell'episodio ha cambiato tutto, ma
anche il gol annullato a noi mi pare strano. E' stato Buffon a sbattere
su Koulibaly in uscita, la palla era in gioco in quel momento e non vedo
alcun fallo. Questa partita poteva cambiare l'aspetto della classifica.
Noi lavoriamo sempre per essere ad alti livelli con le prime, oggi sono
soddisfatto dell'atteggiamento della squadra, ma ripeto che sono
arrabbiato e ci sono valide ragioni".
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Higuaìn, decisivo anche con Lazio e Genoa |
Per fortuna, però, il momento di netta ripresa del Napoli ha trovato una nuova conferma in occasione della successiva partita di campionato, con un grande match difensivo degli azzurri (molto simile a quello di Firenze),
capaci di portare a casa tre punti importantissimi espugnando il campo
di un'ottima Lazio, con un gol decisivo di Higuaìn a metà del primo tempo. La squadra di Pioli (complimenti!) nonostante le tante assenze non
ha rinnegato la propria identità di gioco e ha impostato una gara sempre
propositiva, alla ricerca di un gol che, però, non è arrivato grazie alla
notevole applicazione degli uomini di Benitez e alla loro concentr
azione
costante. Dunque, Lazio che ha fatto la partita e ha spinto molto, ma Napoli
che, tutto sommato, ha rischiato pochissimo e soprattutto nel primo tempo,
mentre nel secondo ha controllato senza troppi affanni ed è ripartito pericolosamente in veloci contropiede, sfiorando ripetutamente il
raddoppio. Tra le fila degli azzurri, gran partita di Albiol, ben
spalleggiato da Koulibaly; buon esordio di Strinic a sinistra;
importante il lavoro della diga di centrocampo Gargano-Lopez, con De
Guzman prima e Hamsik poi efficaci nel ricucire fase difensiva e
ripartenze offensive; davanti, naturalmente, Higuaìn decisivo come sanno
esserlo i fuoriclasse. Lazio - Napoli era una specie di finale. E le squadre di Benitez, di solito, le finali le vincono.
Il girone di ritorno del Napoli, quindi, è iniziato lunedì sera in casa col Genoa: vittoria per 2-1 e azzurri (in jeans) di nuovo terzi in classifica da soli a 6 punti dal secondo posto di una Roma in netto rallentamento. Però, poiché il provocatorio #cipuòstare di Rafa Benitez ha evidentemente scatenato un vespaio sui media e i suoi attacchi alla presunta sacralità della Juventus hanno dato il via al fuoco violento
degli amici degli amici (pronti a tutto pur di difendere le loro
posizioni di potere e privilegio), cerco di essere il più netto possibile nel mio giudizio su questa partita: 1) il Napoli l'ha dominata e avrebbe potuto e dovuto vincerla 6-1; 2) il fallo da rigore di Kucka su Higuaìn che tante polemiche ha sollevato è nettissimo; 3) nel primo tempo, può esserci un altro rigore non fischiato per il Napoli; 4) Higuaìn viene fermato per due volte con falli da dietro da ultimo
uomo, senza che l'arbitro fischi fallo ed espulsione del difensore
genoano; 5) sul suo primo gol, a un certo punto dell'azione il
Pipita si trova in leggerissimo (quasi impercettibile) fuorigioco,
complicato da giudicare da parte di un guardalinee non ben allineato.
Sugli episodi 2 e 5, già durante la telecronaca, s'è messa in moto la "macchina del fango" di Sky Sport (gli amici degli amici di cui sopra), potenziata ulteriormente nel post-partita e utilizzata in funzione pro-juventina (per la serie: a fine campionato torti e ragioni si compensano). Sono stati francamente vergognosi. E mi hanno fatto venir voglia di disdire l'abbonamento alla pay tv o, perlomeno, di seguire senza commento i prossimi match. Senza
commento, infatti, anche in Napoli-Genoa si sarebbero potuti meglio apprezzare i due falli da ultimo uomo non fischiati su Higuaìn lanciato in porta (col
Genoa che poteva restare in 10 uomini già nel primo tempo) e ci si sarebbe potuti godere in
tutta la sua lampante evidenza la bella spinta a due mani da dietro di
Kucka su Higuaìn (nel gioco del calcio questo è un fallo da rigore).
Poi, certo, sul primo gol del Napoli c'è un fuorigioco davvero
impercettibile del Pipita, col guardalinee però non ben allineato
(questa la vera pecca!) e con l'azione che scorre via velocissima. Ben
altra cosa rispetto allo scandaloso fischio mancato in Napoli-Juventus
sul gol di Caceres del 2-1 di testa su calcio da fermo.
In particolare, però, proprio intorno al rigore (per me netto) concesso al Napoli è stata operata
(fin dal momento della telecronaca in diretta) una impressionante
operazione di mistificazione mediatica, con le immagini che smentivano
in tempo reale i vari commenti assolutamente
campati in aria che le accompagnavano. In tutta onestà,
credo che questo Napoli di nuovo terzo da solo e in netta ripresa stia iniziando seriamente a
dare fastidio a coloro che, per quanto hanno speso sul mercato, devono per forza
di cose entrare in Champions. Roma su tutti.
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