mercoledì 28 gennaio 2015

la f.a. cup, le sue mille sorprese e il suo fascino unico

Di Diego Del Pozzo

Alexis Sanchez nel match di Coppa contro il Brighton
In Inghilterra, nello scorso fine settimana, s'è completato un bellissimo quarto turno di F.A. Cup, con le prime tre della Premier League (Chelsea, Manchester City e Southampton) eliminate in casa propria da squadre di rango inferiore (rispettivamente Bradford, Middlesbrough e Crystal Palace; e Mourinho che ha parlato di "vergogna" dopo il pesante 2-4 casalingo); Manchester United e Liverpool costrette al replay; anche Tottenham e Swansea buttate fuori da avversarie di serie inferiori; e il solo Arsenal che è riuscito a qualificarsi vincendo 3-2 ma rischiando sul campo del piccolo e mai domo Brighton and Hove.
Insomma, la Coppa d'Inghilterra si conferma ancora una volta il torneo più affascinante del mondo (oltre che il più antico). Altro che la nostra Coppetta Italia tutela-grandi!
E il 2015 del calcio inglese, tra Capodanno e l'Epifania, era iniziato proprio, come da tradizione, con la disputa dei match del terzo turno di F.A. Cup, torneo dal fascino unico per la sua storia e la sua formula (eliminazione diretta, sorteggio integrale e partecipazione aperta alle squadre di tutte le categorie del football d'Oltremanica, professionistiche e dilettantistiche).
Gli Spartans all'attacco!
La mia squadra di culto di questa edizione è stata certamente quella dei Blyth Spartans, club dilettantistico iscritto alla Northern Premier League Premier Division, cioè il settimo livello nella piramide delle serie calcistiche inglesi (più in basso del nostro campionato d'Eccellenza).
Blyth è una cittadina portuale del Northumberland, nel Nord-est dell'Inghilterra. Fondati nel 1899, gli Spartans giocano nel piccolo e suggestivo Croft Park, caratterizzato dalle tipiche staccionate verdi a bordo campo. Quest'anno sono arrivati al terzo turno della F.A. Cup, dove hanno addirittura sfiorato l'impresa contro il ben più quotato Birmingham City, squadra professionistica che milita nella Championship (l'equivalente della Serie B italiana). Spinti dai loro caldissimi tifosi, infatti, all'inizio dell'anno gli Spartans hanno messo sotto gli avversari nel primo tempo, chiuso avanti di due gol, prima di cedere soltanto nel finale (2-3) a causa dell'inevitabile calo atletico e delle ovvie differenze di talento.
Da parte mia, al fischio finale non ho potuto fare a meno di alzarmi in piedi e applaudire con convinzione i generosissimi Blyth Spartans e, con loro, tutti quelli che giocano ancora a pallone innanzitutto per divertirsi.
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