lunedì 25 luglio 2011

copa america: è l'uruguay la regina del subcontinente

Di Adriano Seu
(Gazzetta.it - 24 luglio 2011)

Nessuna sorpresa nell'atto finale della Coppa America "mas loca" della storia, che incorona l'Uruguay per la quindicesima volta (primato assoluto). Una volta tanto, rispettati i pronostici della vigilia, con la Celeste che si è meritatamente imposta sul Paraguay per 3-0. Decisivi i due bomber di Tabarez, Suarez e Forlan, che chiudono i giochi già nel primo tempo con un gol a testa. Nella ripresa arriva il secondo gol del centravanti dell'Atletico Madrid per la festa celeste.
L'Uruguay parte con il piede sull'acceleratore, puntando deciso alla porta difesa da Villar, mentre l'Albirroja aspetta chiusa nella propria metà campo attuando il più classico dei contropiedi. A testimoniare la grande pressione iniziale della celeste i tre calci d'angolo nei primi cinque minuti, con il brivido di un rigore reclamato da Lugano, sul cui colpo di testa ravvicinato interviene Ortigoza con un tocco di mano. Ma la superiorità della squadra di Tabarez è così netta che il gol non tarda ad arrivare, ancora una volta grazie al goleador della Celeste, Luis Suarez, che dopo essersi ritrovato la palla tra i piedi in seguito a un rimpallo fortunoso, dribbla in area il diretto marcatore e trafigge Villar con un rasoterra deviato sul palo lontano (11'). L'immediata rezione paraguaiana è affidata ad Haedo Valdez, pronto a raccogliere un lungo lancio in profondità, ma il tocco al volo in acrobazia termina di poco alto (16'). Dopo aver fatto breccia nelle strette maglie della difesa albirroja, la Celeste diminuisce la pressione e la squadra di Martino riesce ad affacciarsi nella metà campo avversaria, ma quando l'Uruguay decide di affondare sono dolori e la difesa paraguaiana fa fatica a tenere a bada la coppia Suarez -Forlan. Prima di andare al riposo è proprio il centravanti dell'Atletico Madrid a far nuovamente esplodere di gioia i circa 20mila tifosi uruguaiani presenti sugli spalti del Monumental con una botta secca di sinistro appena dentro l'area che lascia Villar immobile (41'). La Celeste crea altre tre buone occasioni da rete, prima con Suarez (35') e subito dopo con Forlan (37') e Maxi Pereira (39') ma le conclusioni sono imprecise.
Al rientro in campo si presenta un Uruguay meno arrembante, e il Paraguay prova timidamente a imbastire qualche azione offensiva, esponendosi inevitabilmente alle ripartenze avversarie. Il primo pericolo è per la porta difesa da Villar, ma Suarez sbaglia l'ultimo assist per Forlan piazzato a centro area (50'). Poco dopo il Paraguay riesce quasi a ridurre le distanze con un tiro di Haedo Valdez dal limite dell'area che scavalca Muslera e si stampa sulla traversa (53'). Albirroja nuovamente pericolosa pochi minuti dopo, con un tiro di Riveros bloccato a terra da Muslera (62'). Prima di giungere a metà ripresa il "Maestro" Tabarez dà spazio anche a Cavani, che dimostra subito di essere perfettamente recuperato dall'infortunio al ginocchio. La squadra di Martino non si arrende e prova a premere in cerca del gol che potrebbe riaprire i giochi, ma non riesce ad andare oltre una sterile supremazia territoriale, con Muslera che non corre eccessivi pericoli. Chi non può concedersi distrazioni è invece il portiere paraguaiano, chiamato a un nuovo intervento miracoloso su tocco ravvicinato di Eguren servito da Cavani (73'). A meno di un quarto d'ora dal termine Martino si gioca la carta Barrios, ma contro questo Uruguay non c'è nulla da fare, e a festeggiare (meritatamente) sono gli uomini del "Maestro" Tabarez, che chiudono in bellezza con il secondo sigillo personale di Forlan, che chiude l'incontro sul 3-0 e regala all'Uruguay un trofeo che mancava dal 1995. Questa Coppa America ha ribadito il responso degli ultimi Mondiali: la regina del Sud America è la Celeste.
L'appuntamento adesso è per il 2015 in Brasile, dove dovrebbe svolgersi la 44° edizione del torneo, ma c'è la possibilità che la federazione brasiliana ceda il passo a quella cilena visto che nel Paese del jogo bonito si disputeranno i Mondiali un anno prima e le Olimpiadi nel 2016. La prossima edizione, inoltre, potrebbe cambiare formula, con la partecipazione di 16 squadre al posto delle 10 attuali, e in questo caso si aggiungerebbero 6 nazionali appartenenti alla Concacaf secondo un meccanismo di qualificazione ancora da stabilire.

URUGUAY-PARAGUAY 3-0
(Primo tempo 2-0)

MARCATORI: Suarez (U) al 11' pt, Forlan (U) al 41' pt e al 43' st.
URUGUAY (4-4-2): Muslera; M. Pereira, Lugano, Coates, Cáceres; González, Pérez (dal 24' st Eguren), Arévalo Rios, Á. Pereira (dal 18' st. Cavani); Forlán, Suárez. All. Tabarez
PARAGUAY (4-4-2): Villar; Verón, Da Silva, Marecos, Piris (dal 19' st Perez); Ortigoza, Riveros, Caceres, Vera (dal 19' st Estigarribia); Valdez, Zeballos (dal 32' st. Barrios). All. Martino
ARBITRO: Salvio Spinola Fagundes Filho (Brasile)
NOTE: Spettatori 70 mila (circa). Ammoniti M. Caceres (U), Perez (U), A. Pereira (U), Coates (U), V. Caceres (P), Vera (P). Espulsi. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 4-2. Calci d'angolo 9-1. Fuorigioco 0-2. Recuperi 2' pt, 2' st.

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