martedì 21 dicembre 2010

napoli: il novanta non fa più paura

Di Giovanni Chianelli

Cose che succedevano solo quando c'era Diego. La qualità dei grandi è l'autorizzazione a dissacrare. Embè, quando il Pibe de oro faceva impazzire il San Paolo fu naturale, per niente blasfemo, vederlo entrare di diritto nella tombola: il numero 10, che fino all'84 la Smorfia faceva corrispondere nelle cartelle di tutti i partenopei a "I fagioli", divenne pure, o soprattutto, "Maradona". E oggi? Oggi succede che il numero 90, da sempre identificato con l'inquietante "La paura", diventa "Quando segna il Napoli".
Già l'anno scorso Walter Mazzarri aveva esordito con due vittorie in extremis, con Bologna e Fiorentina, e soprattutto con una clamorosa rimonta sul Milan, in vantaggio per 2-0, perpetrata proprio negli ultimi cinque minuti, in pieno recupero. Ma è nella stagione attuale che la squadra guidata dall'allenatore toscano si è guadagnata il diritto a ribattezzare i minuti finali come "Zona Mazzarri", scalzando la precedente e annosa denominazione di "Zona Cesarini", giocatore che peraltro segnò un solo gol oltre il novantesimo.
Le vittorie con Sampdoria, Cagliari, Palermo, Steaua e Lecce, più l'incredibile pareggio di Bucarest conseguito al novantasettesimo, hanno fatto scuola. Tanto che i tifosi più scafati accendono la tivvù intorno alla metà del secondo tempo. Inutile soffrire prima. E quando scocca il recupero finalmente possono concentrarsi, sicuri che il Napoli farà gol. Qualcuno vorrebbe chiedere di far giocare agli azzurri solo gli ultimi cinque minuti, ma la Lega Calcio è un po' restia. E allora la leggenda viaggia su Internet, si moltiplica su Facebook, scavalca la Paura e il novanta vuol dire solo Gol, Gol del Napoli. Oltre ai gradi di angolazione della schiena della squadra avversaria, legittimamente autorizzata a sentirsi un po'... "violata" dalle fortune della "Zona Mazzarri".

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