domenica 13 dicembre 2009

il napoli regala spettacolo ed emozioni a gò gò

Di Diego Del Pozzo

Dopo il doppio scialbo pareggio per 0-0 contro il Catania in trasferta e la Lazio in casa - e dopo il bel pari (sfortunatissimo) di Parma - il Napoli sembra davvero avere ingranato la quinta, all'inseguimento di quel sogno che si chiama Europa (più o meno "nobile" si vedrà...).
Nelle ultime due giornate di campionato, infatti, gli uomini di Mazzarri hanno segnato tre gol al Bari e altri tre al Cagliari (qui sopra, l'esultanza degli azzurri dopo la rete di Lavezzi di ieri), due tra le squadre più in forma dell'intera Serie A, spettacolari e redditizie, piene di giocatori interessanti, guidate da due ottimi allenatori come Ventura e Allegri. Ebbene, la settimana scorsa, il Bari è uscito sconfitto dal San Paolo col punteggio di 3-2, dopo essere stato per due volte in vantaggio: ancora una volta, il Napoli ha mostrato grande grinta e volontà, riuscendo a capovolgere il risultato nei secondi conclusivi, grazie a un rinato Fabio Quagliarella (autore di due gol e un assist), in quella che sembra, ormai, essere diventata davvero la "Zona Mazzarri". Il Bari, dotato di una tra le migliori difese del campionato, è stato messo costantemente alla corda e costretto a usare anche le maniere forti - due espulsioni! - per arginare in qualche modo i solisti azzurri, comunque valorizzati da un gioco che scorre in maniera sempre più fluida e continua.
La conferma di tutto ciò è giunta ieri pomeriggio, quando il Napoli è andato a pareggiare 3-3 a Cagliari, dopo aver condotto per 2-0 fino a venti minuti dalla fine - dominando il match in lungo e in largo fino a quel momento - e dopo essere andato sotto per 3-2 al novantesimo: anche stavolta, però, la "Zona Mazzarri" s'è rivelata fatale per un'avversaria dei partenopei, grazie al definitivo pareggio siglato da Mariano Bogliacino addirittura al minuto numero novantasei (qui sopra, nella foto). Al Sant'Elia, dunque, è andata in scena una vera e propria girandola di emozioni, con continui colpi di scena e capovolgimenti di fronte e di punteggio, tensioni e proteste, accenni di rissa e un'espulsione (quella di un Lavezzi evidentemente alla ricerca - proprio come l'anno scorso - di una scusa per anticipare le vacanze natalizie in Argentina). Su tutto, però, è andata in scena una "recita" davvero notevole del Napoli, che per almeno settanta minuti ha saputo andare oltre persino la positiva prestazione di Parma: il Cagliari, infatti, è stato messo in un angolo, con due gol e con innumerevoli altri tiri in porta da parte degli azzurri, dominanti in ogni zona del campo e guidati da un Marek Hamsik particolarmente ispirato. Peccato, però, per il blackout finale, che ha rischiato di compromettere quanto di buono si era visto fino a quel momento.
Adesso, dunque, toccherà a Walter Mazzarri capire il motivo di questi ricorrenti cali di concentrazione e di tensione della squadra, per evitare che diventino una costante: in un campionato tanto equilibrato com'è quello di quest'anno, infatti, chi sbaglia di meno può raggiungere più facilmente l'obiettivo che si è prefissato.

1 commento:

  1. Grande Napoli, davvero.
    Che emozioni, sabato! Ho sentito la partita alla radio, sembrava non dovesse finire mai.
    Questa squadra riconcilia con una passione spesso messa a dura prova (ma mai piegata...)
    Povero Pocho, sei stato severo: stavolta penso che proprio non c'entri la sua voglia di festeggiare il natale in anticipo. La sua esultanza dopo il 3-3 nel tunnel verso gli spogliatoi mi sembrava quella di uno immerso nella trance agonistica. Mi ha fatto venire in mente quelle esultanze di ragazzini quando, dopo aver subito un ingiustizia (vera o presunta) poi segnavamo un gol decisivo e urlavamo all'avversario: "a maronn te l'ha fatto vedè" (tradotto per i non partenopei: la Madonnina, nella sua equità e pietà, ti ha dimostrato che avevo ragione io...)
    A presto
    Pippo

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