mercoledì 1 aprile 2009
6-1!!! ma tanto non vale...
Di Diego Del Pozzo
L'Argentina di Diego Armando Maradona - sì, la stessa squadra che finora aveva colpito tutti per solidità e sicurezza nei propri mezzi - stasera è stata letteralmente travolta, 6-1, dalla Bolivia, in un match di qualificazioni mondiali disputato ai 3.400 metri di La Paz.
Come sempre accade quando si gioca a quell'altitudine, i boliviani hanno corso il doppio degli avversari, dal primo all'ultimo minuto; al contrario gli argentini sono stati lenti e impacciati, pesanti di gambe e di testa.
Poco dopo il fischio finale di una partita che sicuramente è destinata a scatenare discussioni infinite in Argentina e non solo, va però ribadita con forza una cosa: giocare a 3.400 metri di altitudine una partita di calcio non è saggio né corretto; a quell'altezza, infatti, cambia tutto; si tratta quasi di un altro sport.
Pertanto, pur continuando a manifestare qualche riserva sulla coppia centrale difensiva dell'Albiceleste e su un attacco privo di un centravanti di fisico e atletismo per far sempre giocare i tanti fantasisti presenti in rosa, non drammatizzerei più di tanto questo inatteso tracollo. Provocatoriamente, anzi, direi quasi che... questa sconfitta non vale!!! Credo proprio, infatti, che disputata in campo neutro - quindi, durante un Mondiale o una Coppa America - oppure su suolo argentino questa partita avrebbe rischiato seriamente di finire col risultato capovolto a favore degli uomini di Maradona.
Ovviamente, i campanelli d'allarme emersi stasera non vanno sottovalutati, ma studiati con attenzione e intelligenza. Credo, però, che Diego e il suo staff, già da domani mattina, inizieranno a lavorare in tal senso, poiché il primo a vergognarsi dentro per ciò che è successo a La Paz è proprio colui che per la sua Nazionale ha dato e ancora darebbe tutto.
Rubriche:
latinoamericana
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