La prima, entusiasmante nottata delle Final Four del torneo Ncaa di basket ha visto trionfare la favorita North Carolina su Villanova e, più a sorpresa, una motivatissima Michigan State sull'irriconoscibile Connecticut. Nella cronaca di Roberto Gotta, tratta dal suo blog Vecchio23, il racconto delle due partite da chi le ha seguite di persona negli Stati Uniti. (d.d.p.)
In molti l'avrete vista, la prima semifinale NCAA che ha visto il trionfo di Michigan State, 82-73, su Connecticut. Trionfo, perché gli Spartans hanno prevalso su tanti fronti: quello tattico, in cui Tom Izzo ha battuto il suo avversario diretto Jim Calhoun ordinando ai suoi di correre ad ogni occasione ed ottenendo così ben 22 punti in contropiede. In più, MSU ha dominato a rimbalzo d'attacco, prendendone 18 (16 però li ha presi anche UConn) e ovviando così all'inizio a quelle percentuali basse che secondo le previsioni dovevano essere evitate a tutto costo, proprio per la difficoltà ad andare dentro. Restano molti misteri: UConn ha più talento ma solo a tratti ha cercato di innescare Thabeet (qui a lato, disperato dopo la sconfitta) che in uno contro uno su Suton - che era invece marcato da Adrien, così che Thabeet non fosse costretto a seguirlo sul perimetro - poteva fare quel che voleva, e non ha avuto buoni rientri in difesa concedendo tutti quei canestri facili. La fisicità di Michigan State ha fatto ricordare che UConn aveva perso due volte su due con Pittsburgh, guarda caso altra squadra dura, ma l'impressione che Izzo abbia davvero sbaragliato Calhoun resta, al di là dei meriti degli Spartans.
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